Al centro Pompidou una mostra senza opere

copyright centro Pompidou, Georges Meguerditchian

Parigi – Quasi mezzo seocolo fa Yves Klein organizzò quella che fu certamente la prima mostra senza opere della storia. Nel 1958 infatti, nella galleria Iris Clert non c’era assolutamente niente da vedere salvo che delle pareti vuote. Per festeggiare l’anniversario di tale evento il centro Pompidou di Parigi ha organizzato dal 25 febbraio al 23 Marzo 2009 una grande mostra dal titolo Voids: A Retrospective esibendo 50 anni di mostre senza opere che da settembre si sposterà al Kunsthalle Bern, di Berna in Svizzera. La mostra alquanto controversa non fa altro che alimentare una serie di domande: Quali sono i limiti di una mostra? Quale è l’esatta definizione del termine mostra? Quale ruolo ricopre il museo o la galleria che la ospita? E parlando degli spettatori, possono essere considerati essi stessi la mostra?

In più l’evento al centro Pompidou fa sorgere un altro quesito: tali eventi così effimeri possono essere ricreati con successo?

Fatto sta che l’idea di creare una mostra senza opere rappresenta comunque un limite estremo oltre il quale è molto difficile andare.

Vanessa Beecroft al PAC di Milano

Copyright Vanessa Beecroft

Vanessa Beecroft (Genova 1969; vive a Los Angeles), artista italiana di fama internazionale dal 16 marzo sarà ospite per la prima volta in uno spazio istituzionale milanese. La mostra che si terrà al PAC padiglione d’arte contemporanea a cura di Giacinto di Pietrantonio è prodotta dal Comune di Milano-Cultura e da MiArt.

La mostra presenterà al pubblico una nuova performance dal titolo VB65 creata appositamente per lo spazio e 16 video di precedenti performances dell’artista, tra cui le più recenti VB61 e VB62, ma anche alcune dei suoi esordi come VB16 e VB35.

Retrospettiva per Robert Mapplethorpe

Copyright Robert Mapplethorpe

Palma de Mallorca – In coincidenza con il ventesimo anniversario dalla morte di Robert Mapplethorpe avvenuta il 9 marzo del 1989 a Boston, Es Baluard il museo d’arte moderna e contemporanea di Palma de Mallorca presenta dal 13 marzo al 17 maggio 2009 per la prima volta nelle isole Baleari un’ampia esposizione retrospettiva di 93 fotografie realizzate tra il 1975 e il 1989 con una cospicua rappresentazione delle tematiche trattate dall’artista: Autoritratto, nudo maschile e femminile, ritratto di persone celebri (Andy Warhol, Louise Bourgeois, Patti Smith, Grace Jones, etc.), fotografie di fiori, di statue e scene di sesso.

Con il suo stile fotografico Robert Mapplethorpe ruppe ogni pregiudizio sul sesso, sulla razza o sulla religione e si convertì al mito della rivoluzione omosessuale degli anni sessanta e ottanta statunitensi. Fu un fotografo soprattutto di studio, con un enorme occhio estetico ed un attenzione verso la bellezza umana emanata dai corpi animati ed inanimati. Il suo controllo della composizione, delle proporzioni, della postura del corpo, della texture della pella,  della messa a fuoco e del bianco e nero fu quasi maniacale.

Gerhard Richter Portraits

Ella copyright Gerhard Richter

La National Portrait Gallery di Londra dedica in questi giorni una mostra al grande pittore tedesco.

Gerard Richter ( Dresda, 9 febbraio 1932 ) è un’artista poliedrico che sfugge alle consuetudini, la sua arte variegata e potente evita le  normali classificazioni e si inserisce in un contesto universale che abbraccia molteplici stilemi artistici. Basti pensare al fatto che l’artista è passato nel corso della sua carriera con estrema facilità dall’informale al  realismo sino all’espressionismo astratto guadagnandosi l’appellativo di Picasso del ventunesimo secolo. Le sue opere sono iper quotate ed ogni collezionista d’arte che si rispetti possiede almeno un opera a suo nome. Richter espone la sua prima personale di pittura, Gerhard Richter, nel 1964 alla Galleria Schmela di Düsseldorf. Subito dopo espone a Monaco e Berlino e fino ai primi anni ’70 espone frequentemente in varie cittá europee e negli Stati Uniti.

Non perseguo alcun proposito, alcun sistema, alcun orientamento, non ho un programma, non ho uno stile né un interesse particolare” sostiene Richter.

Al via la diciassettesima giornata del FAI

manifesto della diciassettesima giornata FAI

ROMA  – Siamo giunti alla diciassettesima edizione della manifestazione del Fondo Ambiente Italiano a sostegno dell’arte e della natura italiane che il 28 e 29 marzo permetterà di visitare, in 210 città italiane, 580 beni. La manifestazione aumenta ogni anno il numero dei suoi visitatori e con esso il numero di palazzi, luoghi d’arte e dimore storiche che si aprono in via del tutto eccezionale al pubblico. A Roma saranno visitabili tra l’altro Palazzo Koch sede della Banca D’italia, e Villa Lubin

“Palazzo Koch rende l’immagine della Banca d’Italia quale vogliamo sia visibile al pubblico oggi.Questo e’ un edificio vivo, attivo, che ci fa piacere mostrare al pubblico”. Il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, annuncia cosi’ che la sede dell’Istituto centrale partecipa al programma della diciassettesima Giornata Fai di primavera.

In mostra l’arte trafugata dai nazisti

Jan Steen - Il sacrificio di Ifigenia

New York –  50 dipinti dei maestri olandesi trafugati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale  verranno esposti domenica al Jewish Museum di New York. I dipinti furono un tempo di proprietà di  Jacques Goudstikker, mercante d’arte di religione ebraica morto nel 1940 mentre era in fuga dalla invasione dei nazisti in Olanda. Dopo la morte di Goudstikker gli 800 dipinti della sua collezione furono trafugati dal braccio destro di Hitler : Hermann Goering che li aggiunse alla sua collezione d’arte privata.

Nel 2006 il governo olandese dopo 10 anni di battaglie legali ha restituito 200 dipinti  a Marei von Shaer unica erede della famiglia Goudstikker.

“Finalmente l’errore è stato corretto” ha commentato Marei von Saher ” questo è uno dei giorni più felici della mia vita”

Anche se i 200 dipinti sono tornati alla base, la buona parte della collezione Goudstikker è ancora in giro per il mondo come conferma Lawrence Kaye, legale dell’ereditiera Marei Von Shaer.

Cy Twombly a Roma

Cy Twombly, untitled 1970

Debutto in pompa magna per la prima grande retrospettiva romana dedicata al multicolore genio di Cy Twombly (Lexington, 28 aprile 1925) , ospitato per l’occasione dalla Galleria nazionale di arte moderna dal 5 marzo al 24 maggio 2009. Si parte dalla fine della carriera del grande artista americano stabilitosi in Italia nel 1957 e si continua con momenti cruciali e opere chiave sino a compiere un viaggio a ritroso che accompagna lo spettatore agli inizi della carriera dell’artista. Le opere in mostra sono circa settanta fra dipinti (molti in più parti), sculture e disegni.

Vi sarà modo di ammirare un esemplare della serie Bacchus del 2005, dipinta con il colore del vino e del sangue durante la guerra in Iraq, e alcune inedite sculture del 2009. Per gli anni ottanta e novanta saranno in mostra le monumentali Quattro stagioni ed un gruppo di tre dipinti Untitled del 1985 che si accosta alla pittura veneziana del settecento.

Bruce Nauman pigliatutto alla Biennale

copyright Bruce Nauman

Quando l’artista Bruce Nauman sbarcherà a Venezia per rappresentare gli Stati Uniti alla Biennale che aprirà i cancelli al pubblico il 7 giugno fino al 22 novembre 2009, il suo lavoro non si limiterà solamente al padiglione nazionale. I dettagli della mostra organizzata da Carlos Basualdo e Michael R. Taylor, curatori del Philadelphia museum of art sono stati annunciati alla stampa lo scorso mercoledì. Dunque l’exhbition si chiamerà Bruce Nauman: Topological Gardens e attraverserà quattro decadi del lavoro dell’artista, includendo video, installazione, performance e neon pieces. Inoltre non paghi di tanta opulenza l’università Iuav di Venezia e due piani di un palazzo del 15 secolo sede dell’università Ca’ Foscari ospiteranno differenti versioni di una installazione sonora di Nauman che non era precedentemente riuscita a trovar posto nel padiglione statunitense.

In mostra la fotografia ceca del ventesimo secolo

Jaroslav Rössler, Untitled, 1931

Bonn – Dal surrealismo e dalle sperimentazioni delle altre avanguardie fino al classico photo reportage, I fotografi cechi hanno da sempre giocato un ruolo di grande importanza in tutte le branche della fotografia tramandando la loro esperienza e visionarietà sino alle nuove leve.

La presente mostra ospitata dalla Kunst- und Ausstellungshalle
der Bundesrepublik Deutschland di Bonn presenterà in Germania per la prima volta la storia e gli sviluppi della fotografia ceca dai primi anni del 900 sino al giro di boa del nuovo millennio. Cominciando con il pittorialismo ispirato dall’Art Nouveau, il percorso espositivo analizza l’ascesa della fotografia d’avanguardia e lo sviluppo della tecnica del fotomontaggio dal 1920 sino al 1940.

Si continua con l’influenza ideologica esercitata dalla seconda guerra mondiale sino al periodo Stalinista del 1950 ed i moti del 1968 in un percorso dettagliato che guida lo spettatore in una miriade di visioni multiple.

La prima volta (postuma) di Liz Arnold

courtesy The Saatchi gallery & Camden arts centre, copyright by Liz Arnold

Londra –  Il Camden Arts Centre presenta al pubblico la mostra personale di Liz Arnold (1964-2001), una delle più originali pittrici che la scena inglese abbia mai avuto. La mostra include dipinti ed acquerelli, alcuni dei quali non sono mai stati esposti. Le tele dipinte minuziosamente raffigurano animali in stile cartoon che sembrano animati da emozioni umane. Essi abitano un mondo che sembra a tratti fantastico e stranamente familiare. I dipinti saranno in mostra fino al 19 aprile 2009.

Già selezionati nel 1996 per un esibizione di nuovi contemporanei al Camden centre e per il Becks futures all’ICA nel 2000 i dipinti della Arnold hanno da subito suscitato un irresistibile interesse da parte di pubblico e critica. Mythic Heaven (1995) il ritratto di una coccinella che fuma e Field Trip (1999) un paesaggio tossico ove troneggiano enormi piante verdognole dalla forma fallica, sono due esempi tipici di una visione artistica pressoché unica.

Terni nel Caos

Hugo Tillman

In piena crisi economica non viene da pensare a nome più azzeccato, si chiamerà infatti CAOS il nuovo “Centro per le Arti Opificio Siri” nella città di Terni che aprirà i cancelli il 28 marzo 2009 con la mostra Map Games: Dynamics of Change che annovera le fatiche di ventiquattro artisti ed architetti cinesi ed internazionali.

La mostra a cura di Feng Boyi, Monica Piccioni,Rosario Scarpato e l’artista Varvara Shavrova approda in Italia dopo esser stata ospitata a Birmingham (UK) e Beijing (Cina).

Il tema principale è la riflessione sulle dinamiche di cambiamento dell’arte contemporanea e del tessuto architettonico urbano. Gli artisti indagano questi cambiamenti grazie ad reinterpretazioni multimediali che reinvestano la geografia della Pechino di oggi, ieri e domani. Una capitale controversa, avvolta nel mistero della sua tradizione e nell’elusivo ed agrodolce tessuto urbano radicalmente trasformato dalle nuove installazioni architettoniche sviluppatesi repentinamente in occasione dell’ultima olimpiade.

Uno scandalo di mostra

Oliviero Toscani, Kissing-nun, 1992 @ Copyright 1991 Benetton Group S.p.A - Photo : Oliviero Toscani

La biblioteca nazionale di Francia (BNF) ospita a Parigi fino al 24 maggio la mostra Controverses.

Come già preannuncia il titolo si potranno ammirare gli scatti di 80 fotografi che nel corso degli ultimi decenni hanno suscitato scandalo con le loro immagini fuori dall’ordinario.

Tacciati di cattivo gusto o sdegnosamente censurati artisti quali Bresson, Man Ray e Oliviero Toscani hanno aperto la via ad uno smaliziato uso del mezzo fotografico che si avvale della libertà di espressione per evocare i pregi ed i difetti di una società in continua evoluzione. La fotografia ha sempre rappresentato una fonte di conflitti e dibattiti che nel maggior numero dei casi si sono conclusi in tribunale. Basti pensare al clamore suscitato dalle foto di Auschwitz o dalle campagne pubblicitarie di Benetton.