Il manifesto della nuova arte cinese esisteva già nel 1985, l’aveva scritto Ai Weiwei

Anche se in questi giorni le notizie riguardanti Ai Weiwei sono soprattutto legate alla sua prigionia ed ai soprusi subiti dalle autorità cinesi, la scoperta di un importante documento ha spostato l’attenzione sul fenomeno dell’arte contemporanea made in China. Nel 1985 Weiwei scrisse un manifesto con punti ben delineati che in sostanza ha anticipato l’ondata delle nuove generazioni artistiche cinesi, anzi per meglio dire ha aperto la strada a tali nuove leve.

Il documento è stato pubblicato recentemente dal noto magazine artistico Artinfo. Vediamo quindi cosa c’è scritto in questo storico manifesto intitolato Chinese United Overseas Artists : “Siamo artisti cinesi. Abbiamo notato la grande influenza che l’arte classica cinese ha esercitato in tutto il mondo. Abbiamo anche preso coscienza del rapido sviluppo dell’arte moderna occidentale nello scorso secolo. Quello che ci sta a cuore è però l’attuale stato dell’arte cinese ed il suo futuro. Siamo molto felici dei cambiamenti verificatisi in Cina negli ultimi anni. 

Ai Weiwei torna al lavoro

Finalmente la morsa esercitata dal governo cinese comincia ad allentare un poco la sua presa. Al coraggioso Ai Weiwei, rilasciato giusto due settimane fa, è stato concesso il “lusso” di poter tornare al suo studio per riprendere il suo impegno creativo. Non si tratta certo di una dichiarazione di pace ma la notizia di questa piccola concessione è una vera e propria manna dal cielo per un artista che fino ad ora si è sentito come un leone in gabbia.

Stando infatti alle dichiarazioni del suo dealer di fiducia, lo svizzero  Urs Meile, Ai Weiwei: “è pieno di energia e può nuovamente dedicarsi al suo lavoro. Weiwei potrà lavorare senza ulteriori interruzioni e progettare nuove opere con il suo team”. Di quali progetti si tratta non è ben specificato ma da diverse voci di corridoio siamo venuti a sapere che ultimamente Weiwei si stava dedicando ad un’azione oggettivata a smascherare un nutrito manipolo di utenti del web pagati dal governo cinese per alimentare la propaganda nei forums.

Ai Weiwei è libero! ma controllato a vista

La notizia ha fatto velocemente il giro del  mondo in queste ultime ore: Ai Weiwei è stato finalmente liberato! La lieta novella è stata diramata ieri dall’agenzia statale di notizie Xinhua in un secco comunicato stampa di 82 parole dove è possibile leggere: “Il distretto di polizia di Pechino ha dichiarato di aver rilasciato Ai Weiwei nella giornata di mercoledì. Weiwei è stato rilasciato su cauzione grazie alla sua ottima condotta ed alla sua confessione riguardo i suoi crimini contro il sistema fiscale nazionale. Il soggetto è stato rilasciato anche a causa della malattia cronica di cui soffre da diversi anni”.

Di quale malattia cronica si parli non è dato sapere. L’agenzia di stampa statale ha inoltre aggiunto altre dichiarazioni a dir poco tendenziose: “L’artista ha evaso le tasse tramite la sua azienda Fake Cultural Development Ltd. Ma ha dichiarato più volte di essere disposto a pagare tutte le somme evase”.