Luca Padroni – Favorevoli convergenze astrali nel giorno in cui sono stato concepito

The Office Contemporary Art di Roma inaugura il 2 marzo la mostra personale di Luca Padroni, a cura di Giorgia Fileni. Per questa occasione l’artista si confronta con gli spazi inusuali della galleria realizzando un nuovo progetto, dal titolo Favorevoli convergenze astrali nel giorno in cui sono stato concepito. Da sempre impegnato a sperimentare le potenzialità della pittura, Luca Padroni usa le sue tele per esplorare altri mondi possibili, luoghi interiorizzati e restituiti attraverso il filtro dell’esperienza, del ricordo, in una visione intima legata alla percezione emotiva degli eventi della vita.

Partendo dalle forme dei crateri che l’artista ha indagato negli ultimi anni, attraverso un percorso ascetico e contemplativo, la mostra condurrà il visitatore fino alla serie inedita di dipinti dedicati ai paesaggi astrali, opere visionarie e suggestive che emanano un senso di catarsi e di realizzazione. Questa visione poetica, questa proiezione della sensibilità più istintiva, restituisce un mondo in continuo divenire, in cui la pittura è intesa come mezzo espressivo capace di veicolare emozioni e sensazioni vissute, materia creativa che trascende la rappresentazione.

Luca Padroni alla Galleria 3)5 di Rieti

La galleria 3)5 di Rieti presenta dal 17 aprile al 19 giugno 2010 la mostra personale dell’artista romano Luca Padroni (classe 1973), confermandosi, con questa scelta, come una delle gallerie fra le piu’ vivaci e interessanti del panorama del centro Italia e spazio da tenere sott’occhio per quanto riguarda i progetti futuri. I piani di colore nelle opere di Luca Padroni si accostano in prospettive infinite, legate sempre all’idea di una partenza o forse di un arrivo. Il simbolismo del viaggio, particolarmente ricco, si riassume nella ricerca della verità, della pace, dell’immortalità, nella ricerca e nella scoperta di un centro spirituale.

Nella sala principale della galleria, una tela di grande dimensioni dal titolo Terra! (286x420cm. olio su tela 2010) ci appare come se ci trovassimo dinnanzi ad un’immensa voragine, un gigantesco cratere che sembra stia per divorarci. Ma – se di cratere si tratta – questo si lega al simbolismo intorno alla montagna, che e’ un punto di incontro tra cielo e terra. Ed e’ la terra quella che sostiene, come femmina e madre, come sostanza universale, dà e riprende vita, e’ simbolo di fecondità e di rigenerazione.

Fabio Sargentini e l’inafferrabile essenza della pittura

 il 6 novembre la storica galleria romana L’Attico di Fabio Sargentini ha inaugurato la mostra Oltre Il Trompe l’Oeil, doppia personale di Stefano Di Stasio e Marco Tirelli, primo di una serie di tre appuntamenti che vedranno la presenza di Mimmo Paladino e Piero Pizzi Cannella l’11 dicembre e Matteo Montani affiancato a Luca Padroni il prossimo 22 Gennaio 2010. Ovviamente Globartmag era presente all’affollatissima premiere e vi offre qui di seguito la recensione della mostra.

Quante volte abbiamo data la pittura per spacciata? E altrettante lei risorge, sfacciata araba fenice.” così scrive Fabio Sargentini nel testo introduttivo a completamento della sua proposta creativa e noi non possiamo far altro che annuire a questa affermazione. Del resto Fabio Sargentini è uno che di corsi e ricorsi artistici ne ha vissuti abbastanza per potere senza smentita dichiarare che sì, puntualmente qualche critico modaiolo in cerca di fama subitanea afferma che la  pittura è vetusta, sul punto di morte insomma.