
Per il suo nuovo numero annuale, il sesto ad esser precisi, il prestigioso rotocalco di alta moda W Magazine ha deciso di assoldare Ai Weiwei il quale ha diretto un bel servizio fotografico dal titolo Enforced Disappearance, incipit sicuramente dettato dalla sparizione forzata operata dalla polizia cinese.
Come ben saprete il coraggioso artista è stato sottoposto per lungo tempo a varie sevizie ed è stato privato della sua libertà di movimento. Lo scoppiettante servizio è stato quindi annunciato come la prima opera newyorchese di Weiwei dopo i tempi della prigionia. L’artista ha ovviamente collaborato a distanza, prima tramite email e successivamente tramite Skype, fornendo le direttive e le idee necessarie alla realizzazione fisica delle foto in questione. Insomma il nostro Weiwei ha per certi versi seguito il metodo produttivo di Sol LeWitt il quale era solito inviare a distanza le direttive per eseguire le sue gigantesche composizioni murali.
Forse Maurizio Cattelan in questi ultimi tempi è stato un poco abbandonato dal suo alter ego Massimiliano Gioni, anche perchè quest’ultimo è impegnato in molteplici progetti, primo fra tutti quello del New Museum di New York. Come forse molti di voi ben sapranno, Gioni ha collaborato per diverso tempo fianco a fianco con l’ironico ed irriverente artista italiano, rivelandosi una figura chiave per la carriera di quest’ultimo. Alcuni asseriscono infatti che dietro tutte le idee creative di Cattelan si nasconda lo zampino dell’arrembante critico/curatore.