A Jakarta l’arte si compra al centro commerciale

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Se volete avere una prova di quanto l’arte sia entrata a far parte dello stile di vita quotidiano vi possiamo assicurare che tra non molto basterà entrare in un centro commerciale e scegliere l’opera d’arte che più vi aggrada proprio come se fosse un qualunque capo d’abbigliamento. Ciò sarà possibile dal prossimo 27 febbraio quando nel celebre centro commerciale Grand Indonesia di Jakarta aprirà il nuovissimo Jakarta Art District. Si tratta di un progetto organizzato dall’associazione delle gallerie indonesiane che prevede l’apertura simultanea di nove gallerie all’interno del centro commerciale.

Le gallerie avranno grandi vetrine ed esporranno una ricca moltitudine di opere d’arte contemporanea indonesiana ed internazionale. Ognuna delle nove gallerie si alternerà nella presentazione di una mostra ogni due settimane. Stando a quanto affermato dall’associazione delle gallerie indonesiane (AGSI), il progetto contribuirà ad avvicinare la persone all’arte. Certo è che in di questi tempi le gallerie d’arte sono divenute sempre più esclusive e frequentate da un certo tipo di persone, il Jakarta Art District invece è completamente aperto a tutti. Il vero problema è però rappresentato da questa insolita natura di supermarket dell’arte, la storia del mercato dell’arte ha già registrato il fallimento di numerose gallerie in franchising, questa insolita fusione tra commercio di massa ed arte oltre a non attirare grandi collezionisti sembra non piacere nemmeno alla gente comune che molto spesso non dispone dei fondi necessari per acquistare opere d’arte.

A Jakarta ad esempio si è più volte tentato di inserire gallerie d’arte nei centri commerciali ma non sempre le cose sono andate a buon fine. Negli ultimi dodici anni infatti molti spazi hanno aperto e chiuso i battenti in un brevissimo arco di tempo. L’unico progetto ancora in piedi è il CGartspace all’interno del centro commerciale Plaza Indonesia. Il Jakarta Art District è attualmente in affitto con un contratto di due anni ma i direttori del progetto sono sicuri che tale obiettivo temporale sarà ampiamente superato. Staremo a vedere.

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