Giulio Paolini – Memoriale dal Convento. In via d’ipotesi

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Dopo aver ospitato le mostre personali di Enzo Cucchi nel 2007, Ettore Spalletti nel 2008, Mario Merz nel 2009, quest’anno l’arte contemporanea internazionale torna nel Convento dei Servi di Maria di Monteciccardo il 17 luglio con il quarto appuntamento di Memoriale dal Convento, dedicato a Giulio Paolini. Il titolo del ciclo, tratto da un celebre romanzo dello scrittore portoghese Jose’ Saramago, sottolinea la particolare natura del luogo che ospita la mostra: un convento del Seicento immerso nel paesaggio marchigiano.

Nelle stanze del Conventino Paolini presenta un percorso concettuale che si dipana tra idea, immagine, identità, progetto, disegno e fotografia.

Scrive l’artista: “Mi trovo ora nelle stanze del Conventino a Monteciccardo, poco sopra Pesaro, a rinnovare il cammino o intraprendere la via del ritorno, ad avviare un percorso che mi consenta di aprire gli occhi sull’eloquenza della visione: insomma, eccomi qui a cercare di annullare la differenza o almeno appurare la distanza tra qualcosa e quella cosa che s’impone allo sguardo. Cinque stanze in successione, a cannocchiale, un piccolo labirinto senza ingresso e senza uscita, un’area dove tutto puo’ restare com’e’ date le tracce e le memorie che vi sono nascoste. L’ospite, sulla soglia, non entra e non esce: resta a osservare, si ferma a guardare- Riuscirà a vedere?“.

Il curatore della mostra Ludovico Pratesi afferma: “La mostra e’ costruita sul rapporto tra le celle del convento e le opere dell’artista, quasi a voler suggerire una sorta di diario privato di lavoro, che viene rivelato al pubblico nell’atmosfera rarefatta dell’edificio monastico, adibito un tempo alla preghiera e alla meditazione”.

Giulio Paolini e’ nato a Genova nel 1940 e vive a Torino. Dalla sua prima partecipazione a un’esposizione collettiva (1961) e dalla sua prima personale (1964) ha tenuto innumerevoli mostre in gallerie e musei di tutto il mondo. Tra le maggiori antologiche si ricordano quelle al Palazzo della Pilotta a Parma (1976), allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1980), al Nouveau Muse’e di Villeurbanne (1984), alla Staatsgalerie di Stoccarda (1986), alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1988), alla Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum di Graz (1998) e alla Fondazione Prada a Milano (2003). Ha partecipato a diverse mostre di Arte povera e a varie edizioni della Documenta di Kassel e della Biennale di Venezia. Il suo lavoro e’ rappresentato in numerose collezioni pubbliche internazionali.

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