Giovedì difesa: Red

di Redazione Commenta

Red è un film del regista Robert Schwentke di cui non conoso troppo le gesta. È tratto da un fumetto di Warren Ellis e Cully Hammer. Il protagonista, l’agente in pensione Frank Moses, interpretato da Bruce Willis è, a mio avviso, la cosa migliore. Anche il cast è davvero notevole: Mary-Louise Parker, Helen Mirren, John Malkovich, Karl Urban, Richard Dreyfus, Brian Cox e Morgan Freeman tra gli attori.

L’operazione di trasposizione dal fumetto ha momenti buoni e molto divertenti. In effetti sono un pò indeciso sul giudizio, a causa di quanto succede al livello di ritmo del film. L’ironico messaggio sotteso su quanto sia più forte la “vecchia scuola” poliziesca, (si legga anche i vecchi film polizieschi, o i vecchi attori), trend che ha il suo momento più alto in Die Hard 4 e ne I mercenari, qui occupa quasi tutto il tema.

La mescolanza tra comico e adrenalinico però è indeciso, troppe battute, anche quando non funzionali. In questo lavoro infatti non servono solo a interrompere la suspence, a smorzare i toni, a contornare la vicenda, o a contestualizzarla nei suoi momenti surreali e divertiti, come succede negli altri due film citati.

Qui addirittura pare si voglia addossare alle gag comiche la trama. Ci sono momenti di commedia pura, ma nella storia poliziesca appaiono quasi fuori luogo, addirittura sostitutivi di essa. Non spezzano la trama per farti respirare, ma fanno da architettura, dunque in verità respiri sempre, che in un film di azione non è un pregio.

Le pause dunque non sono vere pause, dato che i ritmi non sono alti, ma parzialmente contribuiscono a costruire la trama. Tuttavia scopriamo con piacere che john Malkovich riesce in qualsiasi ruolo, anche in due generi diversi nello stesso film. La scena in cui Frank Moses scende senza cadere da una macchina che sta sbandando è tra le più divertenti ed emozionanti di tutti i film d’azione che ho visto.

Ecco, diciamola tutta, la regia, le intusioni, le “chicche” per così dire e gli attori ci sono. Mancava, senza voler eccedere nel commento negativo, giusto un tantino, un filo di sceneggiatura e di soggetto in più.

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