Giovedì difesa: Dexter e siamo a 5

di Redazione Commenta

Ci sono molti modi di intendere una serie tv. Ci sono le serie che non hanno mai fine e quelle che terminano la mini trama all’interno dell’episodio sempre. Accade così che lo spettatore possa accendere la tv in un qualsiasi giorno e guardarsi una puntata, che sia un indagine, un episodio di vita familiare, o altro.

La mia modalità preferita però è quella rispettata da Dexter. Ogni serie si conclude nell’ultima puntata. Dunque le 5 serie di Dexter sono 5 lunghissimi film. I ritmi sono sempre assolutamente serrati, le indagini sono sempre sul filo teso, si sta sull’episodio, sul dettaglio da svelare o da far sparire.

Ma andiamo per ordine. Dexter è un Serial Killer. Ha il Passeggero Oscuro in se. Il Passeggero Oscuro è la sua malattia, la sua devianza, la brama insensata e cinica di uccidere che si porta dietro. Con un gesto della mente e con l’addestramento del padre poliziotto Dexter ha incanalato il Passeggero, mettendolo illegalmente al servizio della legge.

Da la caccia ai killer e al contempo rischia continuamente che la polizia per cui egli stesso lavora dia la caccia a lui. La sua copertura infatti è quella di agente della scientifica, il “ragazzo del sangue”, lo chiamano. Sulle scene del crimine ricostruisce, a partire dal sangue, le azioni criminose per la Polizia di Miami. Questo però gli da anche l’accesso alle vittime da designare, ovvero altri Serial Killer.

Non solo l’azione è sempre al confine con la “caduta”, la dissoluzione del tutto, ma anche la sue tensione mentale è da capogiro. La sua confusione sentimentale strazia e lascia interdetti: “se adesso avessi un cuore si spezzerebbe”, dice Dexter in una puntata, ma cosa vuol dire questa frase? Ricercare le azioni “giuste da fare” ma non sapere se quelli provati sono i sentimenti “giusti”. E cos’è giusto? Senza respiro a tutti i livelli, per gli amanti del genere credo sia imperdibile.

La serie viene prodotta oramai dal 2006. In Italia solo dall’11 ottobre 2007, ma con un doppiaggio insostenibile. Io consiglio l’originale con sottotitoli, in streaming facilmente trovabile. Nella versione originale mi pare che alcuni personaggi come ad esempio Debra Morgan la sorella di Dexter cambi addirittura carattere e personalità, aumentando a dismisura i lamenti ed apparendo più isterica e turbata che non nella versione americana.

La prima stagione è basata sul romanzo La mano sinistra di Dio (Darkly Dreaming Dexter) di Jeff Lindsay. Esistono anche altri libri su Dexter dello stesso autore, ma che seguono una diversa continuità rispetto alla serie tv. Un nota. Nella versione cinematografica di American Psycho ci sono omaggi alla sigla di Dexter. Peraltro in una puntata di Dexter in cui lui deve trovarsi un nome falso, anonimo, Dex sceglie Patrick Bateman (il protagonista del libro di Ellis) e più o meno dice: perfetto per un Killer.

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