FOTOGRAFIA ITALIANA | 8 DVD per 8 grandi fotografi

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Nell’ambito della rassegna Cinema e fotografia a cura della Fondazione Cineteca Italiana, allo Spazio Oberdan di Milano la casa di produzione video Giart-Visioni d’Arte presenta la serie FOTOGRAFIA ITALIANA, la collana di documentari nata per raccontare vicende umane, avventure professionali, passioni e poetiche dei alcuni fra i più acclamati fotografi italiani a livello internazionale: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Piergiorgio Branzi e Maurizio Galimberti.

I documentari, per la regia di Giampiero D’Angeli, hanno riscontrato un grande successo di critica e di vendita e sono già stati proiettati nell’ambito di prestigiose location in Italia e all’estero, dal Maxxi al Macro, da la Maison Européenne de la Photographie al Louvre. In occasione del ciclo “Cinema e Fotografia”, all’Oberdan saranno proiettati i primi 5 DVD della serie che raccontano il lavoro di Ferdinando Scianna, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Gianni Berengo Gardin e Gabriele Basilico.
CALENDARIO DELLE PROIEZIONI “FOTOGRAFIA ITALIANA”

Me. 20 lug. (h 19) Ing. libero con Cinetessera
Fotografia Italiana: 5 film 5 grandi fotografi
Ferdinando Scianna

R.: Giampiero d’Angeli. Sogg.: Alice Maxia. Produz.: Luca Molducci per Giart-Visioni d’Arte, in collaborazione con Contrasto. Italia, 2009-2010, b/n e col., 52’.
Il documentario inizia con una carrellata d’immagini filmate dall’autore e intervallate dalla cinepresa che segue il suo vail fotografo racconta gli inizi, dimostrando grande espressività e tutta l’esperienza di chi nella vita è abituato a insegnare il suo amore per la fotografia. Ed è forse è proprio questo l’aspetto che il documentario riesce bene a mettere in luce, come quando Scianna racconta del padre il quale a stento tentava di capire la direzione presa dal figlio e nella sua saggezza e semplicità riusciva a precedere perfino le riflessioni di Roland Barthes: «Non capisco che mestiere è quello di uno che fa morire i vivi e tornare in vita i morti». Perché nella realtà siciliana di quei tempi il fotografo di paese era chiamato in causa soprattutto per l’immagine da affiggere sulla tomba, talvolta scattata dopo il decesso.

Gio. 21 lug. (h 17) Ing. libero con Cinetessera
Fotografia Italiana: 5 film 5 grandi fotografi
Franco Fontana

R.: Giampiero d’Angeli. Sogg.: Alice Maxia. Produz.: Luca Molducci per Giart-Visioni d’Arte, in collaborazione con Contrasto. Italia, 2009-2010, b/n e col., 50’.
È raro trovare un artista del paesaggio come Fontana, un fotografo che è giunto a definire una propria poetica in maniera del tutto personale e coerente negli anni. Dopo aver visto i lungometraggi sui grandi autori italiani del bianco e nero, che quasi quasi ci avevano convinti di una superiorità dei grigi, Fontana ci mostra che anche il colore, se usato con la consapevolezza della ricera di senso, acquisisce significati diversi e forse più complessi. Siamo abituati a vedere il colore in fotografia in ambiti glamour-pubblicitari o in una parte del reportage e della cronaca di costume, assai più raro ascoltare un discorso ontologico sul colore in fotografia. È proprio quando abbiamo compreso questi concetti che Fontana ci stupisce ricordando l’esperienza di un lavoro su commissione che doveva essere in bianco e nero e che lui risolse facendono studio sulle ombre
e sui nudi Femminili.

Gio. 28 lug. (h 17) Ing. libero con Cinetessera
Fotografia Italiana: 5 film 5 grandi fotografi
Mimmo Jodice

R.: Giampiero d’Angeli. Sogg.: Alice Maxia. Produz.: Luca Molducci per Giart-Visioni d’Arte, in collaborazione con Contrasto. Italia, 2009-2010, b/n e col., 50’.
Mimmo Jodice è il fotografo napoletano celebre per i paesaggi onirici e per la maestria di stampatore. Incontrarlo ci fa scoprire anche la sua bravura di didatta e di comunicatore. L’artista racconta la propria vicenda umana (un fotografo nato povero e diventato tra i più famosi al mondo) e soprattutto artistica, fino a farci comprendere il senso delle sperimentazioni che metteva in atto durante le avanguardie artistiche tra il ’69 e il ’70, che lui visse appieno nell’ambiente napoletano. Napoli ha sempre posto delle difficoltà al suo modo di lavorare, ma nello stesso tempo gli ha trasmesso l’ispirazione per i temi legati alla memoria del passato, al potente legame esistente tra tempo e immagine fotografica. Le immagini di Mimmo Jodice non raccontano i fatti, in esse c’è un azzeramento della realtà, poichè il suo è un modo di esprimere pensieri più che di raccontarli.

Ve. 29 lug. (h 19) Ing. libero con Cinetessera
Fotografia Italiana: 5 film 5 grandi fotografi
Gianni Berengo Gardin

R.: Giampiero d’Angeli. Sogg.: Alice Maxia. Produz.: Luca Molducci per Giart-Visioni d’Arte, in collaborazione con Contrasto. Italia, 2009-2010, b/n e col., 52’.
Berengo Gardin è il fotografo italiano che più di ogni altro si avvicina alla figura di Henry Cartier-Bresson e alla sua idea di istante decisivo. Il documentario parte dalle sue prime esperienze, quasi casuali, dalla sua passione per Eugene Smith, e in seguito illustra altri temi che lo hanno interessato nel corso della crescita professionale, come il problema della catalogazione. Quando si è in presenza di un grande della fotografia documentaristica, il discorso non può che cadere sulle storie nascoste dietro le immagini; per questo motivo è bello sentire Berengo che con l’umiltà che lo ha sempre caratterizzato ci spiega la nascita di progetti che poi sono diventati patrimonio storico in Italia e che andrebbero inseriti nei testi scolastici, come il lavoro sui manicomi nel periodo della riforma Basaglia. Infine si passa ai commenti su alcuni fra gli scatti più famosi, i progetti sugli zingari, la tematica religiosa, fino ai lavori più recenti al fianco del collega Gabriele Basilico.

Mer. 3 ago. (h 19) Ing. libero con Cinetessera
Fotografia Italiana: 5 film 5 grandi fotografi
Gabriele Basilico

R.: Giampiero d’Angeli. Sogg.: Alice Maxia. Produz.: Luca Molducci per Giart-Visioni d’Arte, in collaborazione con Contrasto. Italia, 2009-2010, b/n e col., 51’.
Basilico rappresenta la via italiana alla fotografia d’architettura. Banco ottico e cavalletto in spalla, vediamo il grande fotografo milanese muoversi per le vie di molte città e realizzare i suoi lavori nitidi, equilibrati, cristallini. Una parte molto interessante del film è dedicata alla sua collaborazione in un progetto su Beirut: dopo la fine della guerra, un gruppo di fotografi era stato chiamato a documentare la città oltraggiata, distrutta, annientata. Una distruzione che nella mente di chi aveva commissionato il progetto era però solamente di superficie. Basilico racconta della suo iniziale smarrimento in quella difficile realtà, a fianco di fotografi che mai si portavano dietro il cavaletto o le pesanti fotocamere a banco ottico, e della graduale presa di coscienza coincisa con la comprensione del progetto Beirut.

INFORMAZIONI
www.cinetecamilano.it tel 02.7740.6316 (a partire da 30’ prima dell’inizio del primo spettacolo di ogni giorno)

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