Giovedì difesa: Sherlock la serie

di Redazione Commenta

Questa serie britannica che ambienta le avventure di Holmes e Watson nella Londra odierna è composta di soli 3 film per ogni stagione.

È già pronta la seconda stagione. Ogni film dura intorno a 80-90 minuti. Se avessi visto uno qualsiasi dei tre film al cinema lo avrei recensito super positivamente come uno dei migliori spy movie della stagione. Uno qualsiasi dei tre.

Ovviamente io li consiglio in originale sottotitolato ma questa è solo una mia fissa.

Watson è un medico reduce dall Afganistan. Holmes, il suo coinquilino quasi uno psicopatico moderno, non un detective, si definisce consulente investigativo, la qualifica l’ha inventata lui.

Tuttavia nonostante la burocrazia moderna è tenuto in grande coniderazione, perchè, che lo si voglia o no, i casi li risolve, e li risolve per passione. È qui che nasce Moriarty. In opposizione.

Moriarty è un fan di Holmes. Ne legge le teorie, lo sfida continuamente. Ne è una nemesi necessaria e gradita.

La traslazione di epoca riesce. Holmes accetta il moderno solo nella misura in cui si amplificano le possibilità investigative. La sua ricerca continua ad essere sui segni impercettibili: linee dell’abbronzatura, fango sulle scarpe, umidità sulle pagine gialle.

Tuttavia la tecnologia che il moderno gli dona in più rispetto al suo originale è presa solo in questo senso, niente musica o film o relax, solo telefonini con fotocamere e ricerca internet annessa.

La pipa è sostituita alle sigarette alla nicotina. Ci ho pensato molto, sebbene meno romantico e meno poetico forse sarebbe da Holmes.

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