Collezionare in Svizzera senza pagare le tasse

di Redazione Commenta

Le tasse sono un argomento scomodo per chiunque, figuriamoci quando si parla di arte contemporanea. Ovviamente, come ogni tipo di compravendita, anche le vendite di opere d’arte devono sottostare alle ferree leggi del sistema fiscale. Ad aggirare l’ostacolo ci si prova in tutti i modi, i dealer vendono sottobanco e gli artisti vendono a studio, lontano dagli occhi indiscreti. Noi siamo certi che gli evasori rappresentino  una piccola parte del nostro sistema ma un articolo recentemente pubblicato da CNBC potrebbe gettare alcune ombre sul versante arte e fisco, lasciando presagire che le pecore nere siano molte ma molte di più.

Il problema è stato sollevato da Pierre Valentin, avvocato specializzato nel mercato dell’arte che ha dichiarato quanto segue: “Molte assicurazioni si sono rifiutate di assicurare opere custodite in Svizzera perché in tale nazione sono conservate troppe opere in poco spazio. Vi sono capannoni stracolmi d’arte. Cosa succederebbe se uno di questi capannoni dovesse prendere fuoco. Ovviamente è un fatto improbabile, ma non impossibile per una compagnia d’assicurazione”. Insomma, a tirare le somme il nostro caro Pierre Valentin ipotizza, senza possibilità di fraintendimenti, l’esistenza di una grande mole di opere d’arte depositate in Svizzera. Il fatto è poi confermato all’interno dell’articolo stesso, dove tra le altre cose è possibile apprendere che nella sola Ginevra sono presenti dei siti di stoccaggio tax-free che si espandono per un’area equivalente alla grandezza di 22 campi da calcio.

In questi siti sarebbero ammassate opere d’arte per 10 miliardi di dollari. Queste opere sono ovviamente invisibili nelle dichiarazioni dei redditi dei loro rispettivi collezionisti. Ma il bello è che la presenza di opere in Svizzera rappresenta una succosa occasione per i dealer che vogliono portare a termine delle transazioni in tutta tranquillità. Nel paradiso del tax free è infatti possibile portare a termine grandi compravendite senza pagare un briciolo di tasse. Semplice no? Da domani tutti in Svizzera a comprare arte!

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