Richard Phillips antidivo con Lindsay Lohan

di Redazione Commenta

Abbiamo più volte accusato i protagonisti della scena internazionale dell’arte contemporanea di aver stretto un patto troppo saldo con lo spettacolo. Sempre più opere cercano infatti di spettacolarizzare una tematica piuttosto che offrirla al fruitore in una veste più profonda e sperimentale. La ricerca dell’immagine e del protagonismo a tutti i costi ha finito quindi con il rovinare determinate ricerche, costringendo gli artisti a ricercare un punto d’interesse per attirare le attenzioni di un pubblico sempre più vasto.

A volte però qualche artista illuminato prova a lottare contro questa spettacolarizzazione dell’arte contemporanea utilizzando le medesime armi del nemico e rovesciando il gioco delle parti. Ad Art Basel ad esempio ha imperversato un’opera video di Richard Phillips intitolata First Point che ha come protagonista la starlette di Hollywood Lindsay Lohan, celebre per le sue sregolatezze più che per il suo talento di attrice o cantante che dir si voglia. La Lohan occupa  lo schermo per sei minuti, prendendo il sole in costume, impegnandosi nel surf e successivamente lasciando la spiaggia in volo notturno. Tutti i cliché delle star sono stati condensati dal bravo artista in poche ma intense inquadrature: la sexy bionda che strizza l’occhio alla telecamera, il solitario ed intenso incontro con la natura, la fuga dai paparazzi che cercano di catturare l’immagine della diva e la colonna sonora romantica che incalza ad ogni sguardo della pupa.

 Tutto è così stereotipato da apparire simili alla pubblicità di un qualche nuovo profumo o di qualche costume da bagno griffatissimo. L’opera di Phillips si riversa quindi sul pubblico, riflettendo su di esso le smanie di protagonismo e di divismo, l’insana mania per la moda e per lo sfrenato culto del sé. Tutto sembra muoversi all’interno di un sinistro universo, dove il mito sembra essere in fuga da sé stesso pur se perennemente schiavo delle sue compulsività. Ed il bello è che tutto ciò è evidenziato all’interno di un’opera di video arte, come ad annunciare l’evidente smania di spettacolo di questa tecnica.

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