
A volte un logo ben riuscito si tramuta in un simbolo chiave che riesce a comunicare un messaggio o un’identità nella maniera migliore. Per contro invece un logo sbagliato può essere fonte di fraintendimenti. Ovviamente anche nel peggior scenario possibile non avremmo mai pensato di dover assistere ad una manifestazione d’ignoranza talmente gretta da riuscire a rovesciare in maniera drammatica il messaggio di un logo. Eppure tutto ciò è successo negli Stati Uniti e più precisamente in occasione del Nuclear Security Summit conclusosi a Washington alcuni giorni fa.
Il Summit, fortemente voluto dal presidente Obama è durato due giorni ed ha fatto registrare la presenza di circa quarantasette leader di tutte le nazioni che hanno discusso di nucleare e terrorismo. Gli intenti quindi sembravano del tutto nobili ma anche qui qualcuno ha avuto da ridire. La pietra dello scandalo è proprio il logo del meeting (alle spalle dei leader nella foto da noi pubblicata) che seppur non brilli di acume e creatività è stato oggetto di feroci quanto irresponsabili critiche da parte di Michael Goodwin, giornalista del New York Post.
Il cartoonist danese Kurt Westergaard ha vissuto nella paura da quando ha disegnato la sua nota vignetta su Maometto. Ma i suoi neri presagi non l’avevano preparato all’attacco di un uomo musulmano in cerca di vendetta. Nel settembre 2005 l’artista fu incaricato dal suo giornale il Jyllands-Posten di disegnare il profeta Maometto secondo la sua personale visione. Così fece Westergaard e questo atto creativo cambiò di colpo la sua esistenza.
L’artista greco Xenofon Kavvadias potrebbe incappare in una seria vicenda legale che riguarda le leggi contro il terrorismo. Il governo inglese ha infatti sguinzagliato i suoi informatori mettendoli al seguito dell’artista che avrebbe intenzione di usare un manuale della Jihad ed alcuni testi estremisti all’interno di una sua futura mostra in una galleria di Londra. Il governo ha già informato Xenofon Kavvadias che se andrà avanti con i suoi propositi sarà arrestato e giudicato per atti terroristici. L’artista greco è laureato alla Central St Martins School of Art and Design e vive nel Regno Unito da sei anni.