Attentato a Kurt Westergaard, l’uomo che offese Maometto

di Redazione Commenta

 Il cartoonist danese Kurt Westergaard ha vissuto nella paura da quando ha disegnato la sua nota vignetta su Maometto. Ma i suoi neri presagi non l’avevano preparato all’attacco di un uomo musulmano in cerca di vendetta. Nel settembre 2005 l’artista fu incaricato dal suo giornale il Jyllands-Posten di disegnare il profeta Maometto secondo la sua personale visione. Così fece Westergaard e questo atto creativo cambiò di colpo la sua esistenza.

La vignetta fu tacciata di blasfemia degli integralisti islamici che cominciarono ad inviare minacce di morte fino ad arrivare al fatto accaduto alcuni giorni fa quando un uomo armato di ascia e pugnale è entrato nell’abitazione dell’artista che nel frattempo stava accudendo la sua nipotina di 5 anni, Stephanie. A quel punto Westergaard era di fronte ad un bivio: lasciarsi uccidere di fronte alla sua nipotina o fuggire, dando fiducia a quanto gli era stato detto dal servizio segreto danese: “i terroristi generalmente non si curano dei famigliari ma puntano unicamente al loro bersaglio”. Così l’artista e scappato nascondendosi nel bagno che aveva da tempo allestito come un piccolo bunker dotato di porta rinforzata. Dal bagno Westergaard ha avvertito la polizia mentre il suo assalitore batteva incessantemente la porta con l’accetta gridando: “Ci prenderemo la nostra rivincita”. “Quei minuti sono stati terribili” Ha dichiarato l’artista “Ma penso che ne uscirò alla grande come sembra aver fatto la mia nipotina che fortunatamente è illesa. Ovviamente non sarei stato capace di continuare a vivere se le fosse successo qualcosa”. I guai seri per Westergaard sono cominciati nel 2007 quando si stava preparando ad un viaggio a  Parigi assieme a sua moglie.

I due coniugi non avevano ancora finito di fare le valige quando i servizi segreti danesi li annunciarono di evacuare urgentemente l’abitazione perché tre uomini volevano uccidere Westergaard. L’artista è ora sconfortato perché sicuro che questo episodio non sarà l’ultimo ma allo stesso tempo è arrabbiato perché secondo il suo parere: “non è giusto sentirsi minacciato nel proprio paese solamente per aver fatto il proprio lavoro”. Certo Westergaard poteva pensarci due volte prima di disegnare il ritratto di Maometto con una bomba nel turbante, cosa che in primis offende una fede religiosa ed in secondo luogo scatena le ire dei fondamentalisti.

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