Ottavio Celestino – Nature Meccaniche

Il 27 settembre 2011 Ex Elettrofonica di Roma è lieta di presentare, nell’ambito del circuito di Fotografia, Festival Internazionale di Roma, la mostra fotografica di Ottavio Celestino dal titolo Nature Meccaniche.

Le foto sono state scattate in varie zone dell’Islanda (Reykjavik, Hverageroi, Geysir, Skogar, Ingòlfsfjall, Hafnarfjorour), della Lapponia, (Nasijarvi, Kemijarvi, Yli- Kitka, Poulanka Oulujarvi) della Finlandia (Vammla, Rauma, Pyhajarvi) e infine del Giappone (Kanaiazumi) e appartengono ad un unico progetto che si prefigge di indagare il rapporto che in questi luoghi si instaura tra l’uomo e la natura.

I progetti di Circuito 2011 presentati a FOTOGRAFIA, Festival Internazionale di Roma

FOTOGRAFIA, Festival Internazionale di Roma è lieto di annunciare i progetti selezionati per il Circuito 2011. La direzione artistica ha selezionato 20 progetti che costituiranno il Circuito 2011 e rientreranno nel catalogo e nella comunicazione generale del Festival e saranno proiettati all’interno del Museo MACRO Testaccio dal 23 settembre al 23 ottobre 2011.

Inoltre, dato l’elevato numero di proposte pervenute, la direzione artistica ha deciso di supportare altri 10 progetti che saranno segnalati nella comunicazione online, per celebrare la decima edizione di FOTOGRAFIA con un Festival “diffuso” in Accademie, Istituti di Cultura, gallerie e spazi espositivi in tutta la città.

FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma

Parte il 29 maggio fino al 2 agosto 2009 l’ottava edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, con una programmazione che conferma la crescita di prestigio a livello nazionale e internazionale e l’attenzione sempre più concreta alle produzioni originali e ad una forte progettualità.

Promosso dal Comune di Roma e prodotto da Zoneattive, con la direzione artistica di Marco Delogu, il Festival ha scelto come tema Declinazioni della Gioia, l’atto di fotografare, visioni e rappresentazioni per orientare lo sguardo del pubblico, ma anche quello dei fotografi e degli operatori, verso un aspetto della fotografia che tradizionalmente si perde tra dramma e glamour. A partire da questo semplice pensiero nascono tutte le “declinazioni della gioia”, il riappropriarsi della felicità della fotografia come atto e come contenuto, anche in virtù di tutte le nuove evoluzioni della tecnologia.