La galleria Monitor di Roma inaugura il 5 febbraio, a distanza di due anni dal suo esordio, la seconda personale in Italia di Ian Tweedy. Il nuovo progetto del giovane artista americano, interamente studiato per le grandi sale della galleria quasi trasformate in spazi dall’impronta museale, vede pitture, elementi scultorei, paramenti murali intraprendere un gioco di sovrapposizioni, relazioni e sinergie dialogando tra loro in quello che è il risultato del processo evolutivo della ricerca di Tweedy negli ultimi due anni.
Due stanze, due temi. Nella prima, interamente dipinta di un verde sottilmente virato di grigio, l’artista indaga tematiche relative all’accrescimento, alla sublimazione, al processo di innalzamento che si muove dal suolo al cielo, passando attraverso tracce, sgocciolamenti, ombre, sfumature, nella stratificazione che avviene tra uno strato di colore e l’altro. Vecchi libri, piccoli trofei di volo, persino una sorta di strano autoritratto quasi intagliato nel sughero vengono interamente coperti di colore, trasformandosi in vere e proprie pallette, simbolo del lavoro manuale, fisico, dell’artista.