Il 7 maggio la Collezione Maramotti di Reggio Emilia inaugura un nuovo progetto. Arte essenziale non è una mostra di gruppo né una mostra a tema. Suo intento è riunire un insieme di artisti – quasi tutti coetanei – che nel panorama dell’arte contemporanea degli ultimi dieci anni hanno tracciato una linea poetica comune, pur non dando vita alla costituzione di un gruppo.
Federico Ferrari (1969) ha enucleato e articolato questa poetica cercando, attraverso la definizione di ‘Arte essenziale’, di indicare per l’appunto una sensibilità condivisa che, al di là delle differenze di stile, di materiali e di pratiche compositive, lascia percepire l’apparizione di un’inedita e, allo stesso tempo, immemorabile attenzione alla genesi del gesto artistico, secondo una modalità radicale ed essenziale. Arte essenziale mostra esattamente questa spoliazione del fare artistico che si spinge fino al proprio gesto iniziale, alla nudità stessa dell’apparire dell’opera e del mondo.