Los Angeles rilancia, maxi retata contro l’ASC crew

Dopo New York, anche Los Angeles ha deciso di attuare una vera e propria rappresaglia contro la street art. La mostra Art in the Streets, fortemente voluta da Jeffrey Deitch nel suo MOCA, è divenuta quindi la causa scatenante di una guerra che le autorità pubbliche hanno scatenato contro gli street artists locali, invogliati dalla grande mostra a compiere numerose azioni.

Dopo una serie di fermi siamo quindi arrivati agli arresti celebri. La scorsa settimana infatti la polizia di Los Angeles ha fatto scattare le manette ai polsi della ASC (Art Sex Crime), una crew ritenuta responsabile dell’esecuzione di oltre 1.600 graffiti nella contea di Los Angeles. Otto persone più un minorenne sono ora accusati di atti di vandalismo ai danni di proprietà pubbliche e private come scuole, autobus ed abitazioni, per un totale di oltre 100.000 dollari di danni. L’ASC è una delle crew più importanti della zona e vanta ben otto anni di attività assidua, si pensa che i membri di questa grande famiglia siano almeno 15, data la loro operosità in moltissime aree della città.

Lazarides e la megamostra di Street Art. Ma i sogni svaniscono all’alba

La Street Art sta attraversando una decade d’oro. Mai come in questi ultimi tempi infatti moltissimi galleristi e direttori di musei si sono interessati a questo fenomeno creativo. Questo anche perché il mercato ha fiutato il sempre più crescente interesse dei giovani collezionisti. A volte però le grandi manifestazioni, vedi Art in The Streets organizzata dal volpone Jeffrey Deitch nel MOCA di Los Angeles, non riescono proprio come si aspettava, mandando in escandescenza le autorità cittadine (prese d’assalto da decine di street artists locali che hanno imbrattato mura e strade adiacenti al museo) e la critica (che si è scagliata contro l’artificiosità dell’intera manifestazione).

Va detto però che il pubblico è sempre accorso in massa ad eventi con Shepard Fairey, Ron English e compagnia cantante, riaffermando un legame con il tessuto urbano che da tempo mancava nel patinato mondo dell’arte contemporanea. Ultimamente anche lo scopritore di Banksy, il mitico patron Steve Lazarides, si era messo in testa di organizzare una gigantesca manifestazione legata alla Street Art ed ha quindi iniziato a lavorare al progetto sin dal 2010. Ma cosa si è inventato Lazarides? Una sorta di Street Art Festival da organizzare a Miami Beach in concomitanza con la prestigiosa fiera Art Basel e con Live Nation e Tribeca Film Festival.

Io ho scoperto la Street Art!

Hyperallergic, scoppiettante piattaforma web dedicata all’arte contemporanea made in U.S.A., ha pubblicato in questi ultimi giorni un divertente articolo sulla  mostra di Street art organizzata dal volpone Jeffrey Deitch nel suo MOCA, vale a dire Art in The Streets (in visione fino al prossimo 8 agosto 2011). Come ci fa notare l’irriverente blog, nel 2008 la mostra Street Art al Tate Modern venne annunciata come “la prima grande mostra dedicata alla street art“.

Oggi anche Jeffrey Deitch ribadisce che la sua Art in The Streets è “la prima mostra dedicata alla street culture“. Prendendo spunto da questo articolo, vorrei ricordare al pubblico che persino la mostra Street Art, Sweet Art, curata da Alessandro Riva al PAC, Padiglione D’arte Contemporanea di Milano nel 2007, fu allora definita come “il primo grande evento” di Street art. Anche Vittorio Sgarbi ha più volte dichiarato di aver “sdoganato” per primo questa meravigliosa forma artistica.