La Casa di Ulisse, un percorso artistico per riflettere sul programma di autonomia abitativa per persone con disagio psichico

In occasione della Giornata Mondiale della Salute mentale e del 5° compleanno di Progetto Ulisse (programma di autonomia abitativa per persone con disagio psichico) Progetto Itaca (www.progettoitaca.org) con la collaborazione di NABA (www.naba.it) ha organizzato una settimana di eventi dedicati all’arte in tutte le sue forme. L’inaugurazione è fissara per lunedi 10 ottobre presso la Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4, Milano.

Il tema: La Casa. Artisti, architetti, scrittori e studenti presentano la loro innovativa visione della Casa intesa come struttura fisica ma anche come significato che ciascuno dà all’abitare. Un percorso nello spazio espositivo attraverso la Casa in tutte le sue forme darà modo ai visitatori di passare dalla voce degli abitanti della Casa di Ulisse, alle multiple visioni di studenti, architetti, artisti e scrittori. Una mostra, curata da Cristina Calicelli e Figure Blu, nata dal dialogo di due artisti di diversa formazione e provenienza che indagano sul tema della “casa”e della “costruzione” in modo quasi complementare, Michele Munno e Luciano Trebini. Le loro immagini propongono un percorso di riflessione sui diversi aspetti, positivi e negativi, dell’abitare uno spazio.

100 di 50, una grande manifestazione incentrata su performance sia storiche che contemporanee

Visto il successo riportato lo scorso anno da Festa Grande come prima collaborazione tra MiArt e NABA, le due istituzioni milanesi continuano a cooperare con un nuovo e più ambizioso progetto all’insegna dell’arte e del design. Giacinto Di Pietrantonio e Marco Scotini stanno mettendo in cantiere per questa occasione una grande manifestazione incentrata su performance sia storiche che contemporanee. L’evento intitolato “100 di 50” si concentra sulla riproposizione dal vivo di varie performance dagli anni Sessanta ad oggi. Quando questo non sarà possibile verranno presentati video, foto e documentazioni.

Proprio per la complessità e ambizione del progetto questa edizione prevede, oltre alla collaborazione delle due istituzioni MiArt e NABA, la partecipazione attiva di artisti, gallerie, collezionisti, imprenditori, riviste: una procedura, questa, che costituisce la novità del progetto. Con “100 di 50” si intende la messa in scena delle 100 performance più significative che hanno contribuito a fare la storia dell’arte contemporanea degli ultimi 50 anni; si vuole mostrare come un’arte che vive di una temporalità definita sia riuscita a fare dell’effimero un elemento di lunga durata. La performance è infatti una delle massime espressioni del nostro tempo liquido (Bauman), flessibile (Sennett), precario (Virno), imprevisto.

MiArt 2011

Cento gallerie, il top degli artisti internazionali, un padiglione, quattro giorni di fiera. Dopo due anni di ottimi risultati, sia in termini di business che di presenze, MiArt 2011 punta ancora di più all’eccellenza del sistema artistico attraverso un’ulteriore selezione delle gallerie per presentarsi al mercato e al pubblico come una fiera unica, che ospita le più importanti gallerie italiane. In programma dall’8 all’11 aprile 2011 (inaugurazione su invito giovedì 7 aprile e apertura straordinaria il sabato sino alle 21.00), MiArt 2011 verrà concentrata in un unico padiglione (pad. 3, fieramilanocity, viale Scarampo, Porta Teodorico), dove le gallerie invitate alla partecipazione saranno collocate per analogia delle proposte secondo gli ambiti storico, contemporaneo e giovani a favore di una visione complessiva del panorama artistico internazionale.

“Gli ottimi risultati delle ultime due edizioni, in cui abbiamo puntato sulla qualità, confermano la necessità di realizzare una fiera sempre più selezionata, in cui solo le gallerie più serie, prestigiose e autorevoli siano chiamate a rappresentare artisti e opere della produzione italiana e internazionale dall’inizio del Novecento ad oggi. – sottolinea Michele Perini, Presidente di Fiera Milano Spa. E aggiunge: – A determinare l’internazionalità di una manifestazione non è la provenienza delle gallerie d’arte ma degli artisti, ed è per questo che MiArt ha deciso di imprimere una caratterizzazione netta alla fiera, ospitando il meglio delle gallerie italiane che rappresentano il meglio degli artisti internazionali”.