Cento gallerie, il top degli artisti internazionali, un padiglione, quattro giorni di fiera. Dopo due anni di ottimi risultati, sia in termini di business che di presenze, MiArt 2011 punta ancora di più all’eccellenza del sistema artistico attraverso un’ulteriore selezione delle gallerie per presentarsi al mercato e al pubblico come una fiera unica, che ospita le più importanti gallerie italiane. In programma dall’8 all’11 aprile 2011 (inaugurazione su invito giovedì 7 aprile e apertura straordinaria il sabato sino alle 21.00), MiArt 2011 verrà concentrata in un unico padiglione (pad. 3, fieramilanocity, viale Scarampo, Porta Teodorico), dove le gallerie invitate alla partecipazione saranno collocate per analogia delle proposte secondo gli ambiti storico, contemporaneo e giovani a favore di una visione complessiva del panorama artistico internazionale.

“Gli ottimi risultati delle ultime due edizioni, in cui abbiamo puntato sulla qualità, confermano la necessità di realizzare una fiera sempre più selezionata, in cui solo le gallerie più serie, prestigiose e autorevoli siano chiamate a rappresentare artisti e opere della produzione italiana e internazionale dall’inizio del Novecento ad oggi. – sottolinea Michele Perini, Presidente di Fiera Milano Spa. E aggiunge: – A determinare l’internazionalità di una manifestazione non è la provenienza delle gallerie d’arte ma degli artisti, ed è per questo che MiArt ha deciso di imprimere una caratterizzazione netta alla fiera, ospitando il meglio delle gallerie italiane che rappresentano il meglio degli artisti internazionali”.

“Il futuro di MiArt – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – è iscritto in un nuovo e diverso rapporto tra l’in e l’out, tra ciò che succede in fiera e il coinvolgimento totale, coerente e creativo con le gallerie, le case editrici , i critici e gli artisti dell’arte contemporanea milanese. MiArt dev’essere il terreno di confronto tra il mercato dell’arte contemporanea e le politiche culturali di questa città, che hanno a mio avviso come obiettivo la nascita di un museo pubblico specializzato nell’arte contemporanea”.

Una nuova strategia, quella di MiArt 2011, che curatori e il comitato consultivo hanno condiviso. Per Gió Marconi, membro del comitato “Milano è il riferimento italiano per il mercato dell’arte. MiArt rappresenta, dunque, un importantissimo punto di incontro per tutti gli operatori – galleristi, collezionisti, artisti, appassionati. La scelta di farne una fiera di eccellenza, riservata alle migliori gallerie italiane, rende questa occasione una vetrina imprescindibile nel calendario fieristico internazionale”.
Anche Giulio Tega, in rappresentanza del settore moderno del comitato afferma: “Per quanto riguarda l’edizione Miart 2011, il lavoro della commissione nel settore dell’arte Moderna è stato indirizzato essenzialmente ad un discorso di qualità e di attività espositiva delle gallerie che esporranno. Per cui ci aspettiamo un’edizione ancora più interessante e valida degli altri anni”.

D’altra parte la comunità di collezionisti internazionale chiede ad ogni manifestazione una caratterizzazione che ne motivi la visita, che la renda unica e dunque non sostituibile. MiArt 2011 ha dunque l’ambizione di diventare “unica”, in quanto fiera d’eccellenza, in primo luogo, delle gallerie italiane: una scelta assolutamente non provinciale, poiché le gallerie invitate alla partecipazione hanno tutte una storia e una collocazione internazionali: frequentano le più importanti fiere estere, accostano alla produzione italiana di grande qualità quella dei più riconosciuti artisti internazionali, lavorano in modo continuato con artisti e curatori sia italiani sia esteri per la produzione delle loro mostre.

Inoltre, l’eccellenza di MiArt 2011 è anche una risposta al mercato ancora in difficoltà: gallerie e opere di assoluto prestigio quale proposta al collezionismo più raffinato ed esigente. MiArt 2011 vuole anche essere una manifestazione di alto valore culturale, in prima istanza coinvolgendo tutte le componenti del sistema: gli artisti, i galleristi, i collezionisti, i curatori, i critici, i direttori di museo, gli enti istituzionali, le testate di settore, le librerie specializzate. Obiettivo è quello di offrire una serie di spunti e di riflessioni per prefigurare i prossimi orientamenti dell’arte, le future linee di ricerca, e questo partendo dalle eccellenze che il mercato attuale può offrire.

In questa direzione, come già nell’edizione 2010, acquistano senso le diverse figure curatoriali preposte alle differenti sezioni e i tanti format che da queste discendono, dal catalogo della manifestazione ai tanti talk, conferenze, dibattiti, con personalità italiane ed internazionali, sullo stato e il destino dell’arte; alla rigorosa selezione delle gallerie partecipanti, unica risposta a quanto fin qui esposto.

Il catalogo è un vero libro d’arte: curato da Giorgio Verzotti, contiene il secondo saggio teso a ricostruire la storia dell’arte italiana attraverso le gallerie. Dopo l’incursione negli esiti delle neoavanguardie, il percorso critico analizza gli anni, gli eventi, i luoghi del ritorno alla figurazione: dalla prima, compressa fra le due guerre (1918 – 1938) alla più recente che dalla Transavanguardia ha preso l’avvio. A corredo dello stesso, un’inedita selezione di fotografie realizzate da Mimmo Jo-dice appositamente per MiArt; dopo l’occhio di Gabriele Basilico e la visione ‘a colori’ di Armin Linke, la lettura ‘romantica’ di Jodice, per approfondire ancora una volta la conoscenza di una Milano da riscoprire nei dettagli e nelle atmosfere.

Anche questa edizione sarà accompagnata dal MiArt Magazine, uno strumento di riflessione che partendo dal progetto della fiera tenta incursioni nella complessa varietà del sistema arte: quest’anno due numeri che raccolgono le suggestioni evocate dal numero 100 e dalla realtà italiana. 100 risposte per immagini e testi sull’Italia dell’arte, della cultura, dello sviluppo.

Il programma di convegni/conferenze interno alla manifestazione è a cura di Peep-Hole (Vincenzo de Bellis e Bruna Roccasalva): una serie di incursioni nei rapporti fra arte e moda, arte e design, arte e architettura e nelle realtà del collezionismo, degli spazi museali e del no profit.

Giacinto Di Pietrantonio e Donatella Volonté sono ancora, rispettivamente, i curatori delle sezioni contemporaneo e moderno della fiera: a loro si devono la fisionomia complessiva della manifestazione e il coordinamento dell’intero progetto. MiArt è il risultato di una forte condivisione di obiettivi e strategie operata dalla segreteria, dai diversi curatori, dal Comitato Consultivo preposto alla selezione delle gallerie partecipanti, composto, per l’edizione 2011, da Marco Altavilla, Epicarmo Invernizzi, Giò Marconi, Francesca Minini, Mauro Nicoletti, Lorcan O’Neill, Mario Pieroni, Giulio Tega; dal Comitato d’Onore, costituito da figure di grande prestigio del mondo dell’arte e della cultura italiane e straniere: Flavio Albanese, Corrado Beldì, Daniel Bosser, Pierluigi Cerri, Lieven Declerk, Ernesto Esposito, Giorgio Fasol, Alessandro Mendini, Giovanni Puglisi, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

Un programma speciale per i collezionisti stranieri invitati ha la finalità di far vivere loro la fiera dall’interno per tutto il tempo della loro permanenza a Milano: per loro, dunque, visite guidate, incontri riservati, una VIP Lounge dedicata. In questa direzione ancora una volta ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea, affiancherà MiArt organizzando INVITO, l’evento speciale dedicato agli ospiti internazionali di MiArt, che nel 2011 raggiunge la sua quinta edizione. In particolare questa iniziativa offrirà la possibilità di visitare le case private a Milano di alcuni collezionisti soci, teatro, per l’occasione, di una selezione di opere del vincitore del Premio ACACIA 2011.

E accanto a tutto questo, una serie d’iniziative dentro e fuori fiera, realizzate con enti pubblici e privati preposti alla promozione dell’arte contemporanea: Rotary Club Milano Brera sarà promotore, per la terza edizione, del Premio Rotary per l’arte contemporanea e i giovani artisti, che consiste nell’acquisizione di un’opera di un artista under 30 che sarà poi donata al costituendo Museo d’Arte Contemporanea. Come già la scorsa edizione, la giuria del Premio sarà costituita da Chiara Bertola, Laura Cherubini e Christian Marinotti.

Continua infine la collaborazione fra MiArt e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, che darà origine, la sera del 9 Aprile, a “100 di 50”, un grande evento curato da Giacinto Di Pietrantonio e Marco Scotini, in cui saranno riproposte dal vivo o presen-tate con materiale documentario, un ampio numero di performance (100 appunto) degli ultimi 50 anni.

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