Il crollo di Pompei anticipa il crollo dell’Italia

In questi giorni un tremendo lutto ha colpito il mondo dell’arte e della cultura nazionale. Ovviamente non stiamo parlando della dipartita di una persona fisica ma della scomparsa della Schola Armatorum di Pompei, la palestra utilizzata dai gladiatori crollata miseramente a causa delle intese piogge tra le 5.30 e le 6 dello scorso 6 novembre. Quindi converrete con noi che per il mondo dell’arte si tratta di un vero e proprio lutto. Il crollo dell’inestimabile architettura ha ovviamente generato il consueto treatrino dello scarica barile all’italiana, tra il Presidente Napolitano che esprime come di consueto la sua indignazione, il sindaco di Pompei Claudio D’alessio che esprime rammarico per un disastro annunciato ed il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi che dichiara “Se avessi la certezza di avere delle responsabilita’ sul crollo della Domus dei gladiatori mi dimetterei senza aspettare un minuto di piu'” e contemporaneamente annuncia altri crolli in tutta l’area degli scavi archeologici.

Francesco Bonami punta il dito contro Vittorio Sgarbi

La doppia nomina di Vittorio Sgarbi come curatore del padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2011 e come supervisore delle acquisizioni del MaXXi di Roma ha sicuramente diviso il mondo dell’arte italiano ed ancora oggi le polemiche non accennano a diminuire. In tutto questo tourbillon di notizie, dichiarazioni e smentite è però interessante sommerfarsi a riflettere su ciò che pensano all’estero dell’intera faccenda. Andiamo quindi a leggere cosa hanno scritto sull’importante testata

La prossima edizione della Biennale di Venezia sarà un appuntamento molto sentito dagli italiani poiché la nazione celebra il 150 anniversario dalla sua unificazione proprio nel 2011. Il ministro della cultura Sandro Bondi ha difeso la sua scelta insistendo sul fatto che: ”Sgarbi ha una profonda conoscenza del patrimonio culturale italiano”.

Ma la nomina di Sgarbi ha ricevuto alcune critiche da parte del suo collega e compatriota Francesco Bonami, curatore della Whitney Biennial 2010. “Sfortunatamente l’italia ha ciò che si merita, l’arte contemporanea sta a Sgarbi come l’America a Bin Laden e non c’è dubbio che Sgarbi come Bin Laden è ferocemente in lotta contro il suo nemico. Questa nomina è quasi come un attacco suicida alla dignità italiana” ha dichiarato Bonami ai microfoni di Art Newspaper.

Biennale di Venezia 2011 anche la Germania anticipa le mosse

 La Biennale di Venezia edizione 2011 torna a far parlare di sé con largo anticipo. Pochi giorni fa l’Italia intera è stata scossa dalla bomba di Sandro Bondi che ha nominato di Vittorio Sgarbi curatore del Padiglione Italia per la prossima Biennale (Bondi ha inoltre affidato a Sgarbi la vigilanza sulle acquisizioni del Maxxi di Roma). L’opinione pubblica si è ovviamente spaccata in due, molti hanno salutato la nomina di Sgarbi come il ritorno ad un arte contemporanea meno patinata è più rispettosa di alcuni maestri lasciati fuori dal giro modaiolo.

Altri invece temono che Sgarbi metta in mostra nomi che non rispecchiano la reale scena dell’arte nazionale, andando così a cozzare contro alcuni equilibri di un mercato già labile. La nomina di Vittorio Sgarbi ha inoltre stupito tutti per la sua tempestività ma va detto che in questi giorni anche altre nazioni si preparano ad affilare le armi in vista della grande manifestazione.