TRA IL SUBLIME E L’IDIOTA, l’umorismo nell’arte contemporanea italiana

dal 22 luglio al 2 ottobre 2011

TRA IL SUBLIME E L’IDIOTA
l’umorismo nell’arte contemporanea italiana
a cura di Luca Beatrice

Sale Napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi | Tolentino (MC)

Inaugurazione giovedì 21 luglio 2011 ore 18.00
Conferenza stampa giovedì 30 giugno 2011 ore 12.30 presso la sede Regione Marche, Ancona

Giovedì 21 luglio, in occasione del suo 50° anniversario, la Biennale Internazionale dell’Umorismo di Tolentino inaugura la mostra TRA IL SUBLIME E L’IDIOTA, l’umorismo nell’arte contemporanea italiana.

Una nuova sfida “Biennale” per il curatore Luca Beatrice, che sceglie con uno sguardo non convenzionale le opere di 28 artisti che nella loro carriera hanno saputo usare il linguaggio dell’ironia per affrontare in chiave critica il reale. A volte amplificandone gli aspetti tragicomici, altre diventando voce di denuncia sociale e offrendo un sorriso amaro, altre ancora dissacrandone i miti e regalando al pubblico l’occasione di riderci sopra.

Video, installazioni, sculture, disegni, dipinti dialogano tra loro e con le sale settecentesche di Palazzo Parisani Bezzi che li ospitano tra affreschi, arazzi, quadri, mobili e arredi d’epoca dando vita a un allestimento originale, in perfetta linea con lo spirito curatoriale.

Pittura europea dagli anni ’80 ad oggi

La Fondazione Stelline di Roma apre il 2011 presentando “Collezioni alle Stelline”, un nuovo ciclo espositivo che fa dialogare collezioni private d’arte contemporanea e istituzioni pubbliche, in sintonia con le richieste di un pubblico sempre più numeroso e interessato, esponendo 25 grandi opere dalla Collezione Alessandro Grassi, selezionate sul tema della pittura europea dagli anni Ottanta a oggi. L’iniziativa sarà inaugurata mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 18 in occasione di una conversazione sul tema “La Pittura nelle collezioni d’arte in Italia” con Pasquale Leccese, curatore della collezione Grassi, Francesca Pasini, Giorgio Verzotti e alcuni degli artisti della collezione Grassi.

La mostra di questo importante nucleo della Collezione Alessandro Grassi, – afferma Camillo Fornasieri, presidente della Fondazione Stelline – ci permette di continuare nel nostro progetto di rendere la Fondazione Stelline un luogo vivo 365 giorni all’anno, un punto di riferimento costante per l’offerta di qualità nel panorama non solo cittadino. “Collezioni alle Stelline” è un progetto pensato per disporre il Palazzo a ricevere e condividere una nuova conoscenza, quella di opere del recente passato raccolte e collegate dalla predilezione del collezionista”.

Il costume interiore di Enzo Cucchi

Giovedì 2 luglio, alle ore 19, verrà inaugurata nel Museo di Capodimonte, la mostra di Enzo Cucchi Costume interiore, promossa dagli Incontri Internazionali d’Arte, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli.

Dopo la presentazione di Simm’nervusi, nel 1996, Enzo Cucchi torna a Capodimonte, invadendone il cortile con una installazione nella quale si condensa il suo universo simbolico ed onirico e la libertà di una ricerca artistica che ha contribuito a farne, fin dagli anni settanta, uno dei protagonisti più originali e visionari della Transavanguardia. “Quando l’opera di Enzo Cucchi (pittura, disegno, scultura) diventa architettura, come Costume interiore” – scrive Achille Bonito Oliva – “compete felicemente con la Torre di Babele e con l’omaggio di Tatlin alla Terza Internazionale, ingombrando con la sua altezza il cortile della Reggia”.

Enzo Cucchi alla Triennale di Bovisa

 La Triennale di Bovisa ha inaugurato l’11maggio il progetto Atelier Bovisa, il cui primo appuntamento e’ dedicato a Enzo Cucchi, artista di fama internazionale, esponente della Transavanguardia, movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva nel 1979.
Con Atelier Bovisa la Triennale si trasforma in un laboratorio vivo dove il visitatore ha la possibilità di attingere direttamente al lavoro e alle parole dell’artista in un confronto dialettico aperto. Il “fare” e’ messo al centro della mostra: le opere e una serie di incontri-workshop organizzati all’interno degli spazi espositivi faranno conoscere i processi creativi dell’artista per rivelarne aspetti inediti, fornendo nuove modalità di lettura del suo lavoro.