Declining Democracy al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Firenze

La mostra Declining Democracy, che inaugura al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS) di Firenze giovedì 22 settembre, propone una riflessione critica nata dal confronto con l’attuale situazione internazionale. Se nei paesi occidentali la crisi finanziaria del 2008 ha prodotto un profondo malcontento sociale, portando a una crisi di fiducia e di credibilità dei valori democratici, nei paesi del Nord Africa o del Medio Oriente sembra aver preso spazio un nuovo senso di utopia politica rivoluzionaria, diversa ma apparentemente parallela al fenomeno europeo, in cui molti gruppi di cittadini stanno combattendo per la conquista di fondamentali valori di partecipazione politica.

Opere di quattordici artisti contemporanei internazionali propongono un percorso che riflette su valori, contraddizioni e paradossi che caratterizzano la società di oggi e su come possiamo declinare i principi della democrazia in un momento in cui la loro validità sembra essere messa in discussione nel mondo contemporaneo occidentale.

DECLINING DEMOCRACY, Ripensare la democrazia tra utopia e partecipazione

La mostra Declining Democracy, che inaugura al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS) di Firenze giovedì 22 settembre, propone una riflessione critica nata dal confronto con l’attuale situazione internazionale. Se nei paesi occidentali la crisi finanziaria del 2008 ha prodotto un profondo malcontento sociale, portando a una crisi di fiducia e di credibilità dei valori democratici, nei paesi del Nord Africa o del Medio Oriente sembra aver preso spazio un nuovo senso di utopia politica rivoluzionaria, diversa ma apparentemente parallela al fenomeno europeo, in cui molti gruppi di cittadini stanno combattendo per la conquista di fondamentali valori di partecipazione politica.

Opere di quattordici artisti contemporanei internazionali propongono un percorso che riflette su valori, contraddizioni e paradossi che caratterizzano la società di oggi e su come possiamo declinare i principi della democrazia in un momento in cui la loro validità sembra essere messa in discussione nel mondo contemporaneo occidentale.

Thomas Kilpper al Museo Marino Marini di Firenze

Un’installazione che coinvolge la zona d’ingresso del Museo Marino Marini, realizzata con materiali di riciclo e in seguito al laboratorio “work.lab” tenuto a Villa Romana da Thomas Kilpper con dodici giovani artisti italiani e internazionali.  Dal 16 al 28 Giugno 2011 a Villa Romana di Firenze si è svolto il laboratorio di Thomas Kilpper (Germania) con Emanuela Ascari (Maranello, 1977); Astrid Auberger (Berlino, 1986); Giulia Cenci (Cortona, 1988); Eva Geatti (Bologna, 1981); Maria Gleu (Nurberg, 1988); Ozan Emre Han (Istambul, 1985); Cemile Kaptan (Istambul, 1977); Daniela Spagna Musso (Bologna, 1975); Johannes Wagenknecht (Bulgaria, 1987); Alia Scalvini (Desenzano, 1980); Dominique Vaccaro (Bologna, 1980); Eugenia Vanni (Siena, 1980).

Un laboratorio di due settimane rivolto a giovani artisti e studenti di discipline artistiche, col fine di valorizzare la creatività di giovani talenti e la loro capacità di interagire con il territorio. L’attenzione al quotidiano e alle sue implicazoni territoriali e sociali è ciò che caratterizza il progetto work.lab dal suo esordio, con l’invito rivolto agli artisti a lavorare su elementi della città e sulle sue dinamiche relazionali e sociali.