Un labirintico Gregor Schneider alla Fondazione Volume! di Roma

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La Fondazione Volume! di Roma inaugura il 28 aprile (l’evento rimarrà in  visione fino al prossimo 28 maggio) la mostra Totem Raum, Rom 2010, personale dell’artista tedesco Gregor Schneider a cura di Danilo Eccher e Claudia Gioia.

Tortuosi passaggi che confondono e disorientano nell’incertezza della meta, un ambiguo viaggio nelle strettoie della vita per riflettere sulla sua temporalità, accidentalità ed inevitabile contiguità con la morte. Gregor Schneider (Rheydet 1969), artista tedesco tra i più rappresentativi del panorama contemporaneo, vincitore del leone d’oro nella 49ma Biennale di Venezia, noto per la sua abile ossessione nel costruire e ricostruire ambienti, crea appositamente per gli spazi della Fondazione Volume! un percorso installativo che alla barocca esorcizzazione della morte affianca l’aderenza alla materialità della vita.
Elementi scultorei introducono il visitatore lungo un labirintico sentiero che interessa il tempo più che lo spazio, un cammino faticoso e disagiato, un labirinto mentale volto alla ricerca interiore e alla consapevolezza della vita e della morte.

Nella metafora del dedalo si ritrova il tentativo umano di controllare il proprio destino, il bisogno di trionfare sul tempo e sugli inevitabili processi degenerativi del corpo, aspirazioni tutte attualissime alle quali la scienza risponde con procedimenti in grado di rallentare ma non di bloccare il tempo.

Gregor Schneider ha rappresentato la Germania nella 49ma Biennale di Venezia nel 2001 vincendo il leone d’oro. Tra le mostre personali più recenti quella presso il Naoshima Contemporary Art Museum di Okayama (2004) e il Museum of Contemporary Art Serralves di Porto (2005). Nel 2005 partecipa alla mostra collettiva presso il MMK Museum für Moderne Kunst di Frankfurt , è inoltre presente alla I Biennale di Atene (2007) e alla grande collettiva Into Me Out of Me presso il PS1 di New York, il KW di Berlino e MACRO Future Museo D’arte Contemporanea di Roma (2006-2007).
Tra le ultime personali Beach Cells, Herzliya Museum, Israele (14 – 20 giugno 2009)

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