In forse la partecipazione di Cattelan a Versailles mentre quella del Vaticano alla Biennale di Venezia slitta al 2013

di Redazione Commenta

Dopo le controversie generate dalla mostra di Takashi Murakami (che in verità è apparso in una veste molto casta) la Reggia di Versailles sarà occupata nel 2011 dall’artista francese Bernar Venet. Ad esser precisi Venet ha dichiarato che il suo lavoro incornicerà il palazzo e quindi sembrerebbe che le polemiche abbiano in qualche modo generato una sorta di paura di esporre opere negli spazi interni del palazzo.

Venet sarà spalleggiato da un altro artista francese di cui non è ancora stato reso noto il nome. Nel frattempo Jean-Jacques Aillagon, direttore di Versailles è stato intervistato dalla stampa internazionale circa la possibile presenza di Maurizio Cattelan per il 2012. Aillagon ha però dichiarato di non essere a conoscenza dei piani di un suo possibile successore visto che il prossimo anno il direttore compirà 65 anni e secondo la legge francese sui dipendenti pubblici dovrà andare obbligatoriamente in pensione.Parliamo ora della prossima Biennale di Venezia. Come ben ricorderete lo scorso anno erano circolate alcune voci sulla possibile presenza del Vaticano alla Biennale. Ebbene dov’è finito il Padiglione di Città del Vaticano? La risposta arriva direttamente da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani: “La Santa Sede vuole scegliere il meglio dell’arte contemporanea, non vogliamo essere frettolosi ed esporci in tal modo a critiche negative” le dichiarazioni sono arrivate dopo aver visionato le proposte avanzate da un cospicuo numero di artisti.

Evidentemente però nessuno di loro era in grado di rappresentare il Vaticano nel migliore dei modi ed allora si è pensato di far slittare l’attesa (?) partecipazione al 2013. Intanto per chiarirvi un poco le idee, possiamo aggiungere che il cardinal Gianfranco Ravasi, capo della cultura al Vaticano ha giudicato orrende la maggior parte delle opere contemporanee presenti all’interno delle chiese moderne. Insomma forse è il caso di rivedere la lista dei possibili partecipanti ed ampliare un poco le tematiche artistiche, visto che Giotto è ormai fuori dal giro da un bel pezzo.

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