Biennali: a Venezia si alloggia a Sharjah si sloggia

di Redazione Commenta

Tutto il mondo dell’arte è in trepida attesa per la prossima Biennale di Venezia. Come ben sapete però cercare una sistemazione in laguna è cosa assai ardua, vuoi per i prezzi molto alti, vuoi per la limitatezza degli alloggi. Un gruppo di artisti danesi ha perciò deciso di risolvere questa spigolosa questione, offrendo una sistemazione gratuita ad alcuni artisti che ne faranno richiesta.

Questo gruppo di intraprendenti creativi prende il nome di Wooloo Productions ed è noto per le sue performance a dir poco non convenzionali. Già nel 2002 il gruppo aveva lanciato sul proprio sito il progetto online New Life Copenaghen, garantendo alloggi per 3.000 artisti internazionali presso alcune famiglie danesi. Per la Biennale di Venezia, Wooloo Productions ha intenzione di lanciare il progetto New Life In Venice, seguendo più o meno lo stesso funzionamento di quello attuato in Danimarca. 

New Life in Venice garantirà un alloggio per artisti provenienti da paesi emergenti come l’Albania, il Costa Rica, Lo Zimbabwe, Haiti e così via. Questa iniziativa ci sembra assai utile, poiché concede l’opportunità di assistere alla Biennale anche ad artisti che per questioni economiche non potrebbero recarsi a Venezia.

Parlando di Biennali una brutta notizia giunge invece dalle parti degli Emirati Arabi Uniti e più precisamente dalla  Sharjah Biennale (in visione fino al prossimo 16 maggio 2011). Avevamo notato con grande entusiasmo che la selezione di artisti partecipanti alla Biennale aveva colto in pieno gli animi rivoluzionari del resto del Medio Oriente. Questo anche grazie a Jack Persekian, direttore  artistico della manifestazione che con lungimiranza è riuscito a mettere insieme un drappello di agguerriti creativi. Oggi però questa buona notizia si è tramutata in un atto censorio visto che i vertici della manifestazione hanno licenziato in corsa Persekian. Evidentemente la Biennale era troppo rivoluzionaria per piacere alle istituzioni. Noi esprimiamo la nostra solidarietà ad un uomo che dal 2005 ad oggi ha contribuito a rendere grande questa manifestazione.

Photo: i fondatori di Wooloo Productions, Martin Rosengaard e Sixten Kai Nielsen

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