Giovedì difesa: Scream 4

di Redazione Commenta

Non posso nascondere un debole per Wes Craven. Il padre di Freddy Krueger e di molti dei miei incubi notturni di infanzia, che ancora ringrazio per le emozioni e l’adrenalina. Ma andiamo per ordine: Scream doveva essere una trilogia. La serie parodia di tutte le serie si chiudeva con la terza puntata che cambiava i connotati alla prima.

Il killer di Scream o meglio i killer che si susseguono nei vari Scream sono degli appassionati di horror, che quindi uccidono segueno le regole dei film horror. Si aggiunga che a partire dalla seconda puntata (a testimoniare la veridicità dei fatti successi nella prima) una troupe si avvia sui luoghi dei fatti e inizia a girare un film.

Il film girato su Scream diventa una serie mano che i fatti accadono nel susseguirsi delle puntate, dunque basandosi anche sui fatti successivi al primo, ma andando avanti per più di tre film, fino a superare la “presunta” realtà. I film di cui spesso appaiono spezzoni nei film di Scream sono infatti tanti di più.

Ma le citazioni sono tuttavia infinite perché essendo i killer conoscitori del cinema horror, sempre seguono le “regole”, tutte chiaramente visibili, come si vede in Scream 1 già dalla visione di Halloween 1 di Carpenter. Allora succede anche che il sequel Scream 2 dovrà avere più sangue e più azione e il terzo chiudere i conti con il passato dimostrandone le errate interpretazioni precedenti.

Cosa può succedere allora 9 anni dopo, come si può giustificare un sequel ad una trilogia chiusa? Bene, non è un sequel. È il remake del primo.

Il killer stavolta gira il rifacimento di Scream 1 aggiornandolo ai tempi, alla nuova generazione di ragazzini, al nuovo pubblico, alle tecnologie nuove, usa delle mini-telecamere a sua volta, riprende nell’ordine la sequenza di omicidi già avvenuta nel primo film ma cercando di non sbagliare in tutti i punti in cui il primo killer ha fallito. Facendo tesoro.

Una nota tra le mille citazioni presenti la voglio fare. I protagonisti guardano Sean of the dead per rilassarsi. La parodia che canta alla maniera dei film rende omaggio alla parodia che deride i film.

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