David Wojnarowicz infiamma anche Brooklyn

di Redazione Commenta

Incredibilmente David Wojnarowicz ed il suo video A Fire in My Belly sono nuovamente al centro di roventi polemiche. Se ben ricorderete noi di Globartmag abbiamo dato ampio risalto a questo assurdo atto di censura operato dallo Smithsonian Portrait Gallery di Washington DC. Proprio sul finire del 2010, l’opera di Wojnarowicz è stata rimossa dalla mostra Hide/Seek poiché giudicata offensiva.

In particolare le istituzioni religiose dello Smithsonian si sono scagliate su quei fotogrammi che raffiguravano un crocifisso con delle formiche sopra, accusando l’artista (deceduto a soli 37 anni nel 1992) di blasfemia. il video di Wojnarowicz è invece un viaggio per immagini che mostra la sofferenza ed il calvario delle vittime dell’AIDS. Questa deprecabile e diremmo noi indecente censura ha in seguito scatenato diverse azioni di protesta, manifestazioni che hanno avuto luogo in tutto il mondo. Uno delle più riuscite è stata quella portata a termine da Michael Iacovone e Mike Blasenstein all’interno dello Smithsonian ma vi rimandiamo alla nostra intervista esclusiva agli artefici dell’azione, apparsa il 20 dicembre scorso sulle nostre pagine (http://www.globartmag.com/2010/12/20/intervista-interview-michael-iacovone-mike-blasenstein/). Ebbene, la polemica si era chiusa alcuni mesi dopo, con la proposta del Brooklyn Museum, che si era offerto di ospitare la mostra Hide/Seek, riabilitando anche A Fire in My Belly di Wojnarowicz.

Il prossimo mese quindi, la mostra si farà ma già fioccano nuove polemiche. Le formiche sul crocifisso non sono proprio ben accette ed un gruppo di cattolici di New York ha già promesso ferro e fuoco. Il brutto è che il direttore del museo, mr Arnold Lehman, ha già ricevuto alcune email minatorie. A peggiorare le cose ci si è messo anche il Daily News, quotidiano che come molti di voi ben sanno va letteralmente a nozze con gli scandali. Il Mail parla di blasfemia, di artisti che lasciano camminare delle formiche sulla figura del povero Cristo crocifisso. Ovviamente nessun accenno alla tematica principale del video. Si preannuncia una nuova guerra, vi terremo informati…

 

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