Marina Abramovic e Pasolini accusati di sevizie

di Redazione Commenta

Marina Abramovic la conosciamo tutti ed è lecito affermare che questa grande artista occupa ed occuperà un ruolo preponderante all’interno della storia dell’arte di tutti i tempi. A volte però anche i mostri sacri vengono criticati o attaccati, fa parte del gioco ed anche la grande “nonna della performance art”, come lei stessa ama definirsi, non può certo essere indenne dalle critiche.

Ma andiamo per gradi, come ogni anno il MOCA di Los Angeles guidato dal volpone Jeffrey Deitch ha deciso di organizzare il suo Annual Gala, sarebbe a dire uno degli eventi più attesi di questo autunno. In precedenza il Gala ha visto militare tra le sue fila gente come Lady Gaga ma quest’anno il ruolo di direttore creativo è stato affidato proprio alla mitica Marina. Per l’occasione l’artista ha deciso di mettere in piedi una performance basata su Salò o le 120 giornate di Sodomia, opera del nostro grande Pier Paolo Pasolini. Il film illustra i vari orrori del regime fascista e nello specifico quelli di un gruppo di giovani di entrambi i sessi (che verranno suddivisi in tre gruppi, repubblichini di leva, figlie e vittime), catturati da quattro potenti borghesi nazifascismi con l’intento di usarli per soddisfare tutte le loro perversioni sessuali sino alla condanna a morte. Marina Abramovic ha di fatto ricostruito questa situazione, avvalendosi di performers che resteranno per tre ore nudi sotto ai tavoli del Gala o sopra di essi con tanto di scheletro finto sopra la pancia. I performers non potranno allontanarsi per andare in bagno e non potranno ricevere cibarie dagli avventori del Gala. I performers saranno retribuiti con 150 dollari e riceveranno una membership del MOCA per la durata di un anno.

A questo punto alcune figure del mondo dell’arte come Yavonne Rainer, Douglas Crimp, Tom Knechtel e Monica Majoli hanno deciso di firmare una lettera in “difesa” dei giovani performers, a loro detta plagiati da una grande star del contemporaneo, seviziati brutalmente e mal retribuiti, con la speranza di entrar a far parte dell’art system. A noi queste proteste sembrano inutili, basti guardar le performance con Marina Abramovic come protagonista per capire che i rischi e le sevizie sono ben altri.

 

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