Il grande artista Mike Kelley (58 anni) è venuto a mancare ieri 1 febbraio mentre si trovava nella sua residenza privata di Los Angeles. La tragica notizia è stata confermata ad Artinfo da Helene Winer della galleria Metro Pictures di New York, dealer che da diverso tempo lavorava con l’artista, e dalla Gagosian Gallery (altra galleria di rappresentanza dell’artista). Cosa ancor più sconvolgente è che Kelley ha deciso di togliersi la vita, commettendo un tragico suicidio.
“Era depresso da diverso tempo ed i suoi amici erano molto preoccupati. E’ una vera tragedia, Kelley era un grande artista, giovane e brillante e di grande influenza per la scena internazionale. Sono scioccata, non posso pensare che Kelley abbia deciso di fare una cosa del genere. Sono sconvolta.” ha dichiarato Helene Winer alla stampa internazionale. Nel corso della sua carriera Kelley ha esplorato il lato oscuro della società americana, prendendo spunto dall’iconografia cristiana, dal Surrealismo, dalla psicoanalisi, dalla cultura Trash, dal folclore e dalla caricatura. Celebre la sua bizzarra mostra Day is Done alla Gagosian Gallery nel 2005 dove l’artista riempì la galleria di installazioni multimediali come mobili automatizzati, film di cerimonie fiabesche, ispirate dai celebri annuari fotografici delle scuole americane. La mostra fu definita dal critico Jerry Saltz un esempio pionieristico di estetica fuori dal comune, per la tendenza di Kelley di sterzare verso la saturazione dello spazio con installazioni multimedial.
Kelley era inoltre un musicista noise ed in passato ha collaborato con mostri sacri del punk rock Iggy Pop e Sonic Youth. Già dai tempi del California Institue of the Arts, Kelley divenne il pupillo di docenti quali John Baldessari, Laurie Anderson, David Askevold e Douglas Huebler. Tra le sue mostre più importanti ricordiamo le personali al Whitney Museum of American Art, al Los Angeles County Museum of Art e all’Hirshhorn Museum and Sculture Garden. Negli ultimi tempi il grande artista stava preparando una mostra personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam.