Vestiti con i microbi ed altre sranezze dell’arte contemporanea

di Redazione Commenta

Stramberie per il mondo comune, normale amministrazione per il mondo dell’arte contemporanea. Già, l’universo creativo è per sua natura avvezzo alle stranezze e di quando in quando esse affiorano spontaneamente in ogni parte del globo. Vediamo ad esempio le stramberie di questa settimana: L’artista australiana Donna Franklin è riuscita a creare una grande quantità di cellule fibrose inoculando un batterio usato nel processo di fermentazione dell’aceto all’interno del vino.

Il batterio produce cellulosa se immerso in una soluzione che contiene glucosio. Questa speciale cellulosa microbica, che l’artista ha ribattezzato Micro-be, è chimicamente simile al cotone tanto che è facilmente utilizzabile per produrre abiti come quello che appare nella foto.

 

Il vincitore del Turner Prize, Jeremy Deller ha creato una speciale versione gonfiabile di Stonehenge. Il divertente circolo di gommoni è alto circa sei metri ed ha attirato l’attenzione di centinaia di bimbi festosi, almeno loro non penseranno che l’arte contemporanea è noiosa.

I fratelli Carlo e Andrea Marvellini, fondatori di Foto Marvellini, hanno creato una serie di fotografie vintage che ritraggono gli antenati di famosi personaggi del mondo dei fumetti e della cultura pop, da Darth Vader a Braccio di Ferro e così via.  La campagna per combattere i furti nei siti archeologici ha raggiunto un altro grande successo. Stiamo parlando della futura nascita di Wikiloot, una piattaforma-database in grado di tracciare i più famosi tesori archeologici sparsi per il mondo.  

Luke Evans e Josh Lake sono dei veri e propri nostalgici. I due amano le vecchie foto in pellicola ed hanno deciso di dedicare proprio alla pellicola il progetto I Turn Myself Inside Out. Ovviamente non si tratta di un processo fotografico che definiremmo normale. I due infatti ingeriscono i negativi, li digeriscono e dopo…li recuperano nelle feci, li sviluppano e li stampano. Le immagini che producono questi negativi sono a dir poco sbalorditive. Questo si che significa mangiare pane e fotografia.

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