John Baldessari, Barbara Kruger, Catherine Opie e Ed Ruscha abbandonano il Board del MOCA di Los Angeles

di Redazione Commenta

La terribile vicenda del MOCA di Los Angeles continua a peggiorare, generando reazioni a catena a non finire. Come ben ricorderete a causa dei continui fraintendimenti con il  volpone Deitch, il povero Schimmel (che come ricordiamo vanta  un’esperienza ventennale nel ruolo di curatore capo del MOCA di Los Angeles) era stato prontamente allontanato dal board guidato dal magnate Eli Broad.

Successivamente il MOCA non aveva dato spiegazioni alla stampa, salvo poi salvarsi in corner con un comunicato stampa a dir poco ridicolo. Questo spregevole comportamento era stato prontamente criticato dalla stampa di settore (e non) e molti critici si erano scagliati contro la premiata ditta Broad – Deitch. In questi ultimi giorni alcuni grandi artisti, membri del comitato direttivo del MOCA, hanno deciso di abbandonare la nave. John Baldessari, Barbara Kruger, Catherine Opie e Ed Ruscha hanno infatti rassegnato le dimissioni dal board del museo, creando una crisi senza precedenti e rendendo chiare le posizioni del mondo dell’arte losangelino rispetto al malgoverno del museo, ecco uno stralcio della lettera di dimissioni: “E’ stato un vero onore partecipare al Board di questa prestigiosa istituzione. Gli artisti sono la forza portante del MOCA e la loro (e nostra) presenza all’interno della direzione è capace di aumentare il prestigio del programma espositivo e della collezione in permanenza. Sfortunatamente la nostra presenza all’interno del Board è divenuta simbolica e la nostra abilità di essere ascoltati è venuta a mancare. I nostri suggerimenti e consigli sono divenuti scomodi per il resto della direzione”.

Parole dure che non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Nel frattempo il celebre art blog Hyperallergic ha contattato Eli Broad per ascoltare le motivazioni del museo circa la dipartita dei quattro grandi artisti. Broad ovviamente non ha ancora replicato e siccome (perdonateci il gioco di parole) Broad è il Board e Jeffrey Deitch il suo fido aiutante, vedremo se giungeranno altri quattro artisti a rimpinguare il consiglio direttivo “fasullo”.

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