Niente diritti di rivendita per gli artisti americani

di Redazione Commenta

 

Chuck Close perde la causa per i diritti di rivendita

Scrittori, compositori, fotografi e registi hanno diritto al pagamento dei diritti d’autore ogni qualvolta la loro opera viene venduta. I protagonisti dell’arte visiva invece devono accontentarsi di vendere la loro opera e basta. Se la stessa viene in seguito rivenduta all’asta, l’autore non ha diritto a nessuna percentuale sul venduto. C’è solo un’eccezione a questa pratica e sarebbe il California Resale Act, una legge del 1977 che prevede una ricompensa per l’artista, in caso di rivendita dell’opera. Come ben saprete un manipolo di creativi capitanati da Chuck Close ha tentato fino alla scorsa settimana di far valere i propri diritti per racimolare un poco di soldini. La legge obbliga infatti il venditore dell’opera a versare il 5 percento del ricavato di ogni vendita superiore a 1000 dollari. Fino ad ora la legge non era mai stata messa in pratica e per sommo dispiacere di Close e soci, non verrà mai applicata visto che il giudice Jacqueline Nguyen ha giudicato la legge incostituzionale: “La corte trova che questa legge abbia l’effetto di controllare il mercato anche al di fuori della California, cosa che si pone in contrasto sia con le dinamiche economiche che con la legge degli Stati Uniti”.  Perciò da oggi in poi il “povero” Close dovrà campare solo con le vendite tradizionali, e scusateci se è poco.

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