Committenze contemporanee: Bill Viola eseguirà la pala d’altare alla cattedrale di St. Paul

di Redazione Commenta

 Il celeberrimo e pluripremiato artista internazionale Bill Viola ha ricevuto un’importante commissione in quel di Londra. Il videoartista dovrà creare due opere in mostra permanente per della St Paul’s Cathedral, secondo quanto affermato alcuni giorni fa dai portavoce dell’istituzione religiosa.

I lavori di questo grande progetto inizieranno nei prossimi mesi e saranno completati agli inizi del 2011. Dopo l’ingente programma di restauro degli interni della cattedrale terminato nel 2005 la palla passa a Bill Viola che avrà il compito di creare due opere che avranno come soggetto la vergine Maria ed i Martiri di Cristo. Queste due video installazioni multi-schermo saranno collocate ai fianchi dell’altare maggiore e dell’American Memorial Chapel eretta a memoria degli uomini e delle donne che hanno sacrificato la propria vita nel corso della seconda guerra mondiale. Ognuno dei video sarà proiettato su schermi al plasma e configurato in maniera tale da somigliare a classici paramenti d’altare. Gli schermi inoltre saranno montati su pannelli richiudibili tramite degli scuri. Martin Warner, tesoriere della St Paul’s Cathedral ha recentemente dichiarato: “ le nuove opere di Bill Viola doneranno ai visitatori della cattedrale l’unicità di una nuova esperienza spirituale. Inoltre queste opere inviteranno la gente a fermarsi e riflettere durante il loro tour della cattedrale”.

Bill Viola ha invece dichiarato “i due temi che mi sono stati assegnati simbolizzano e riassumuno i profondi misteri dell’esistenza umana. La vergine Maria è strettamente connessa alla nascita mentre i mariri si associano alla morte. Conforto e creazione in contrapposizione a sofferenza e sacrificio. Se riuscirò a portare a termine nel migliore dei modi questo importante compito assegnatomi, le opere fungeranno sia da oggetti estetici di arte contemporanea sia da oggetti pratici di contemplazione e devozione”.

Inutile dire che sicuramente il nostro Bill riuscirà nel suo intento, d’altronde con oltre 35 anni alle spalle di grandi successi internazionali e con un corpus di opere che hanno toccato temi profondi come la vita, la morte e la resurrezione, come potrebbe fallire?
Ricordiamo per dovere di cronaca che il St Paul’s Cathedral Arts Project ha già messo in mostra opere di Rebecca Horn, Yoko Ono e Martin Firrell.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>