Padiglione Italia: il progetto di Vincenzo Trione

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Vincenzo Trione:

Voglia di radici: neo-moderni? No, post-classici

 Nelle ultime edizioni, i curatori del Padiglione Italia della Biennale di Venezia hanno adottato un’ottica archivistico-descrittiva. Si sono limitati a documentare scenari caotici, dominati dal declino delle «idee forti».

Padiglione Italia: il progetto di Letizia Ragaglia

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Letizia Ragaglia:

Istantanee da un paesaggio molto umano

Credo nell’arte italiana, nella sua qualità e nella sua professionalità. Come Museion cerchiamo di sostenerla e darle voce: abbiamo realizzato molte mostre personali di giovani artisti come Francesco Arena, Micol Assael, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Nico Vascellari, Stefano Arienti, Massimo Bartolini (sopra: Paesaggio molto umano) e Luca Vitone e ne abbiamo coinvolti molti altri in mostre tematiche e progetti speciali.

Padiglione Italia: il progetto di Chiara Parisi

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Beatrice Merz:

Dov’è Charlie? L’autoscatto del nostro Paese

Il mio progetto per il Padiglione Italia della Biennale traeva spunto dall’opera Senza titolo di Emilio Prini realizzata in occasione di una collettiva presso la Galleria Pieroni intitolata «Lo Zingaro Blu» (Roma, 1990), che nasceva da un’idea dello scrittore e poeta Francesco Serrao e che vedeva i suoi racconti accostati alle opere di Schifano, Mario Merz, Pistoletto, Accardi, Spalletti, Pisani e, appunto, Prini.

House I by Yoshichika Takagi

 

L’architetto giapponese Yoshichika Takagi ha da poco ultimato il progetto di questa casa circondata da parcheggi ad Akita in Giappone. L’abitazione, denominata House I è costituita da scatole interconnesse dove ruotano, soggiorno, cucina, bagno, camere da letto e magazzino.

Padiglione Italia: il progetto di Beatrice Merz

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Beatrice Merz:

E l’opera diventa cronaca giornalistica

 L’arte — che in generale sta vivendo e si sta adattando a un cambiamento di approccio verso l’informazione — è scandita da tempi sempre più stretti. Il momento della riflessione deve essere raggiunto con velocità.

Padiglione Italia: il progetto di Gianfranco Maraniello

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Gianfranco Maraniello:

Esodo volontario dai conflitti neoavanguardisti

Può individuarsi una «differenza italiana» nel contesto di un’arte coinvolta nell’orizzontalità globale del presente?

Padiglione Italia: il progetto di Bartolomeo Pietromarchi

La Biennale di Venezia è ormai alle porte ed il nostro Padiglione Italia guidato da Bartolomeo Pietromarchi si prepara a scoprire le sue carte in tavola. Intanto noi pubblichiamo in più post i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Pietromarchi.  Vediamo questi 7 progetti iniziando dal curatore selezionato:

Boetti e Ghirri: una identità fatta di assenze

Le opere più divertenti di Art Basel Miami

Visto che Art Basel Miami va a gonfie vele, vediamo quali sono le opere più divertenti messi in vendita dai galleristi della kermesse.  In copertina abbiamo piazzato Jesus Rafael Soto con “Color y Blanco Superior” (1994) in visione alla Maxwell Davidson gallery, i suoi colori sgargianti sono perfetti per Miami.

Art Basel Miami, vendite a gonfie vele

Il clamore della settimana fieristica di Art Basel in Miami Beach non accenna a diminuire. Esperti di mercato, galleristi, critici e collezionisti sono concordi nel definire questa edizione come una delle più riuscite di sempre.  Noi aggiungiamo che le vendite confermano questo trend positivo che Miami sta attraversando in pieno. La galleria Marianne Boesky ad esempio ha venduto tre opere del russo Kon Tribkovich per 25.000 dollari l’una. La Pace Gallery ha ceduto Lightning Field 222 di Hisoshi Sugimoto per 80.000 dollari mentre Sprueth Magers di Londra è riuscito a piazzare uno screen print di Barbara Krueger intitolato Buy Low Sell High ad un collezionista americano per circa 275.000 dollari.

Tris di Donne al MAXXI di Roma

Donne al potere. Giovanna Melandri ha finalmente scelto i suoi pezzi da novanta per il consiglio direttivo del MAXXI di Roma e la scelta è ricaduta su Beatrice Trussardi e Monique Veaute. In realtà le nomine sono state accuratamente selezionate dal ministro Lorenzo Ornaghi, stando a quanto diramato dal ministero: “Il profilo professionale e l’esperienza maturata da entrambe nell’ambito dell’arte contemporanea e del mecenatismo -ha commentato Ornaghi- costituiscono un’incoraggiante premessa per l’avvio di una nuova stagione di rilancio internazionale della Fondazione.

Le grandi opere di Oscar Niemeyer

E’ morto alla veneranda età di 104 anni il grande architetto Oscar Niemeyer, uno delle figure di spicco del XX secolo nonché vero e proprio pioniere delle possibilità del cemento armato. Niemeyer ha lungamente collaborato con Le Corbusier ed ha creato edifici riflettono l’uso di forme dinamiche e curve così sensuali che molti ammiratori hanno visto in lui uno scultore di monumenti più che un architetto.

Google ritrova un’opera rubata

I nostri Carabinieri sono sempre impegnati nel recupero delle opere d’arte trafugate e nelle indagini sulle sparizioni misteriose. Oggi però le indagini vecchio stile possono essere coadiuvate dalle moderne tecnologie e da strumenti a dir poco casalinghi. Tutto è iniziato qualche mese fa quando il miliardario Jeffrey Gundlach ha offerto 2 milioni di dollari di ricompensa per il recupero di due opere del valore di 10 milioni di dollari  che gli erano state sottratte da ignoti.

Le quotazioni fai da te e la crisi del mercato dell’arte italiano

Le quotazioni di mercato nel nostro Belpaese rappresentano un vero e proprio oggetto volante non identificato ed il reale problema dell’anemia economica legata all’arte contemporanea risiede proprio nella loro instabilità, un punto critico che di fatto spaventa e scaccia i possibili collezionisti. Partiamo da un esempio pratico, il nostro giovane artista comincia la sua carriera partecipando a piccole mostre in piccole gallerie, vincendo qualche premio e così via.