
I lettori di Globartmag ricorderanno sicuramente lo spiacevole fatto successo lo scorso dicembre al Cam, Contemporary Museum di Casoria, quando in occasione di una mostra di arte contemporanea con artisti africani dal titolo Africam, alcuni ignoti impiccarono un bambolotto al cancello principale del museo. Il bambolotto era di colore ed il gesto fu oggettivamente additato come un chiaro atto intimidatorio. A pochi mesi dall’accaduto il Cam torna a far parlare di sé poiché lo scorso 2 aprile i vandali sono tornati sui loro passi ed hanno nuovamente disturbato le attività del museo.
Alcuni ignoti, dicevamo, hanno infatti apposto un pesante lucchetto sul cancello d’ingresso, bloccando irreparabilmente l’entrata. Ad accorgersene sono stati i custodi del museo che in mattinata si erano come di consueto recati ad aprire la sede. In questi giorni il Cam ospitava una rassegna dal titolo Politik arte dentro e fuori il sistema, mostra con opere di Giuseppe de Marco, Sebastiano Deva, Di Guida & Vargas, Mulugeda Gebrekidan, Otieno Gomba, M. Kronstadiano Fiore, Christian Leperino, Lello Lopez, J.P. Mika, Errico Ruotolo, Marcus Shahar e Tony Stefanucci.
Come molti di voi sapranno nei prossimi giorni il Cam, Contemporary Art Museum di Casoria ospiterà la mostra AfriCam, progetto che dal 5 dicembre al 28 febbraio proporrà un’importante selezione di arte contemporanea proveniente dal continente africano. La mostra si preannuncia interessante anche a causa del fatto che l’Africa pur avendo un nutrito gruppo di agguerriti a bravissimi artisti è rimasta fino ad ora un poco in ombra nel panorama internazionale anche se va detto che la scorsa Biennale di Venezia ha fornito una buona selezione di avvincenti proposte.