
Parliamo oggi di Roy Lichtenstein, uno dei più grandi esponenti della Pop Art a stelle e strisce. Come molti di voi ben sapranno, nel bel mezzo degli anni sessanta il celebre pittore aveva avviato una sperimentazione sull’uso del retino tipografico, inventato nel 1878 da Benjamin Day, attuando una cesellatura manuale talmente accurata ed elaborata da rendere ogni opera simile ad una riproduzione meccanica.
Lichtenstein era solito utilizzare delle scene cannibalizzate dal mondo dei fumetti. Riviste, giornali, albi e pubblicazioni di vario genere, queste le fonti più utilizzate ed in seguito riproposte con grande successo su tela. Sebbene furono in molti a criticarlo in vita, la fama postuma di Lichtenstein non conosce limiti tanto che le sue opere hanno raggiunto in questi ultimi giorni delle quotazioni da capogiro. Il dipinto I Can See The Whole Room!… And There’s Nobody In It!, ad esempio è stato battuto all’asta da Christie’s agli inizi di novembre, raggiungendo la cifra record di 43 milioni di dollari. Eppure anche la scena che caratterizza quel dipinto e stata copiata a piè pari da una striscia a fumetti, Lichtenstein si è guadagnato fama imperitura ma così non è stato per l’ignoto autore di quel fumetto.