Abbracciarsi con uno sconosciuto? è possibile con la performance dei Gao Brothers

Il 28 gennaio tutti a Piazza del Popolo a Roma, appuntamento alle ore 14:oo per partecipare alla performance collettiva THE UTOPIA OF HUGGING FOR 20 MINUTES dei Gao Brothers organizzata in occasione della mostra (Un) Forbidden City che inaugurerà il prossimo 24 gennaio presso gli spazi del MACRO Testaccio.

La performance  “The Utopia of Hugging for 20 Minutes” dei Gao Brothers comincia nel 2000 sulla spiaggia di Jinan, in Cina, un luogo desertico dove i fratelli riuniscono un centinaio di sconosciuti ed amici nell’atto di abbracciarsi per 15 minuti. In seguito, spostandosi in vari luoghi del pianeta, la serie, si sviluppa assumendo progressivamente la forma di un tableau vivant, di un diario intimo di incontri collettivi dove lo scambio di un gesto naturale come un abbraccio diventa improvvisamente artificiale quando scambiato con uno sconosciuto.  

(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese

Uno scorcio sulle nuove tendenze che animano la scena artistica contemporanea cinese: (Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese è la mostra presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, dal 25 gennaio al 4 marzo 2012 al MACRO Testaccio. La mostra è pensata come un luogo in cui tradizioni e identità si aggiungono a un percorso creativo transnazionale, verso una realtà che Achille Bonito Oliva definirebbe Glocal.

Il gruppo di artisti selezionati è caratterizzato da una matrice generazionale legata ai movimenti studenteschi post rivoluzionari e alla cultura underground che ne è scaturita. Tali artisti presentano codici estetici e soluzioni formali che galvanizzano nuovi media e cultura popolare nel tentativo di costruire una nuova identità. La loro esperienza artistica ibrida e provocatoria include fotografia, pittura, installazione, performance e video art. Tra gli artisti presenti in mostra ci sono gli stessi Gao Brothers, conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana. Le loro opere mettono in scena le ansie e le paure che caratterizzano la cultura internazionale persa ormai nella volgarità culturale della globalizzazione (Yi Ying, World Art Magazine).

Beyond the East – Oltre l’Oriente

15 grandi maestri indonesiani Agus Suwage, F.X. Harsono, Yuli Praytno, Melati Suryodarmo, Mella Jaarsma, Heri Dono, Made Wianta, Eko Nugroho, Entang Wiharso, Ugo Untoro, Titarubi, Astari Rasyid, Arya Pandjalu, S. Teddy Darmawan e Budi Kustarto presentano le loro opere nella mostra “Beyond the East: Oltre l’Oriente. Uno sguardo sull’arte contemporanea indonesiana”, a cura di Dominique Lora, dal 16 novembre 2011 all’8 gennaio 2012 al MACRO Testaccio.

Insieme rappresentano una nuova generazione di artisti che ricerca il cortocircuito culturale ed umano intuendo la necessità di costruire una nuova coscienza “glocale”. Oggi America, Europa e Asia sono uniformate dalle tecnologie informatiche e condizionate dalle leggi del mercato internazionale ma condividono all’unanimità la necessità di preservare l’unicità e la diversità del loro patrimonio culturale. Le opere dei 15 artisti indonesiani rielaborano e al contempo analizzano e dissezionano le dinamiche legate al consumismo di massa e all’idolatria feticista del brand