Al MoMa PS1 di New York parte Warm Up 2011

Il MoMA PS1 di New York presenta al pubblico Warm Up 2011, serie di appuntamenti artistici che avranno inizio il 2 luglio e che si svolgeranno ogni sabato di questa lunga estate fino al prossimo 3 settembre 2011. Warm Up festeggia quest’anno il suo 14 ° anno di attività, confermandosi uno dei più attesi appuntamenti culturali all’aperto offerti dalla Grande Mela.

La manifestazione continuerà quindi la sua tradizione di presentare al pubblico la migliore musica dal vivo, le migliori performance e le migliori sperimentazioni sonore. Come ogni anno Warm Up si svolgerà nel cortile del PS1 MoMA. 

Per il secondo anno consecutivo Warm Up sarà gestito da un comitato curatoriale scelto dal museo per rappresentare un ampio spettro di competenze ed esperienze nel campo della musica, del suono, delle arti dello spettacolo, all’insegna dell’interdisciplinarietà.

Moby, nuovo album e libro fotografico a Milano da Antonio Colombo

L’uscita di Destroyed, il doppio progetto targato Moby che affianca la pubblicazione del nuovo album a un libro fotografico, è fissata per il 16 Maggio e darà il via a una serie di mostre fotografiche internazionali che si protrarranno per tutta l’estate. Pubblicata da Damiani, l’edizione rilegata di Destroyed conta 128 pagine e raccoglie 55 scatti realizzati da Moby. Antonio Colombo li presenta in anteprima in Italia, in galleria, a partire dal 17 maggio. Affascinante sequenza di foto scattate in giro per il mondo, Destroyed è un meraviglioso, spoglio, toccante e umoristico susseguirsi di paesaggi cittadini surreali e abbandonati e di ‘non luoghi’ urbani – aeroporti dai corridoi senza fine che sembrano condurre al nulla e composizioni semi-astratte di nuvole e panorami scattate dal finestrino di un aereo.

Destroyed è un’odissea internazionale del dietro le quinte, e ci presenta aspetti della tournée spesso sconosciuti; momenti di solitudine trascorsi in spazi artificiali come le stanze d’albergo o gli anfratti del backstage. Il connubio tra album e libro fotografico regala una visione intima del mondo di Moby e del suo processo creativo di artista. I pezzi musicali e gli scatti sono stati realizzati nello stesso periodo, e hanno tratto ispirazione dal mondo bizzarro e sublime del tour.

Quando la musica sperimentale non ha più niente da sperimentare

Non so a voi ma a me queste mostre d’arte contemporanea corredate da mini-set di “musica sperimentale” hanno un poco stufato. Mettiamo bene le cose in chiaro, la scrivente è un’amante della vera musica sperimentale, dai rumori di Luigi Russolo, ai brusii elettronici di Edgard Varese, passando per i quartetti di elicotteri di Karlheinz Stockhausen. Inutile negare poi che proprio un compositore sperimentale come John Cage abbia influenzato schiere di artisti visivi da Robert Rauschenberg e Jasper Johns in poi.

Permettetemi inoltre di citare l’immancabile Brian Eno, oramai artista visivo di grande caratura. Insomma come devo dirvelo a me la musica sperimentale piace, il problema è che questi esempi ostentati sempre più spesso dalle gallerie d’arte a la mode, di sperimentale non hanno più nulla. Ci si imbatte sempre più spesso in pseudo musicisti finto-spettinato-cool che armeggiano da bimboscemi con i loro Mac collegati a valanghe di multieffetti e pedali.

Un solo nome: Klaus Nomi

 Un cantante dalla voce fuori dal comune, un performer selvaggio ed originale, un’animale da palcoscenico, un trasformista, un grande artista. Questo è molto altro ancora è stato Klaus Sperber, meglio conosciuto come Klaus Nomi. Nato a Immenstadt, in Germania nel 1944, negli anni ’60 iniziò a lavorare come usciere alla teatro dell’Opera di Berlino dove aveva preso l’abitudine di cantare sul palco dopo la fine degli spettacoli. Nel 1972 Nomi decise di partire per gli Stati Uniti e si trasferì a New York dove cominciò a farsi conoscere nella scena artistica dell’East Village.

Per sbarcare il lunario il giovane artista faceva il pasticcere mentre allo stesso tempo seguiva delle lezioni di canto. Nel frattempo l’artista cantava e creava performances per alcuni piccoli club. Il suo stile caratterizzato da una improbabile quanto perfetta fusione tra lirica, rock e disco, unito al suo make up inconfondibile non passò di certo inosservato e nel 1978 Nomi fece la sua irruzione nella scena dell’arte con la sua performance all’evento New Wave Vaudeville, creato dall’artista David Mc Dermott.

Il MAXXI si apre alla musica con Maxximalism

A pochi giorni dalla sua apertura al pubblico, il MAXXI moltiplica la sua offerta all’insegna dell’interdisciplinarità e presenta MAXXIMALISM, una serie di appuntamenti musicali a cura di Luca Lo Pinto, Valerio Mannucci e Nicola Pecoraro / NERO.

Per cinque giovedi’, a partire dal 17 giugno fino al 15 luglio 2010, dalle 19 alle 23, con il biglietto di accesso alle mostre sarà possibile assistere anche ai concerti di MAXXIMALISM, il primo programma di eventi collaterali che affianca l’attività espositiva e propone negli spazi esterni del museo cinque performance musicali in anteprima italiana. In occasione della prima serata di MAXXIMALISM a partire dalle ore 22 fino alle 24 la piazza del MAXXI verrà animata anche dalla musica di Brand New Music Art, evento musicale di MTV. Si potrà inoltre visitare le mostre del MAXXI fino alle 23.