Saatchi alla riscossa ma la YBA generation è irripetibile

E’ un collezionista, un art dealer ma soprattutto è stato il creatore di una nuova generazione artistica. Stiamo ovviamente parlando di Charles Saatchi, mogul dell’arte contemporanea che negli anni ’90 ha creato dal nulla la generazione degli Young British Artists, portando in auge nomi come Tracey Emin, Damien Hirst, Steve McQueen, Chris Ofili, Marc Quinn, Jenny Saville, Georgina Starr e Sam Taylor-Wood, tanto per citarne alcuni ma la lista sarebbe ancora lunga. Prima di allora, salvo sporadici sprazzi (anche se fondamentali) come l’Independent Group precursore della Pop Art, il Regno Unito non vantava certo molti primati all’interno della scena dell’arte contemporanea.

Insomma il vecchio Saatchi ha trasformato la sua nazione in un polo artistico capace di catalizzare l’interno mercato mondiale. Sono però passati 13 anni dalla celebre mostra Sensation e da quella stagione di gloria che si  è comunque protratta nel tempo ed oggi i protagonisti della YBA sono artisti maturi ed affermati che hanno intrapreso le loro strade. Saatchi ha continuato la sua attività di scouting e scopritore di talenti, aprendo anche un sito web, organizzando concorsi e persino talent show. A distanza di tutti questi anni il magnate ha quindi tentato di bissare il successo della stagione d’oro ma con alterne fortune.

Anche Gavin Turk subisce il vecchio trucco del mattone

 Pochi giorni fa la scultura Revolting Brick di Gavin Turk costituita da un semplice mattone firmato dall’artista era esposta su di un bel piedistallo in occasione della mostra Bricks (mattoni appunto) all’Area 10 Project Space di Londra. All’interessante manifestazione erano stati invitati anche altri artisti come Jess Blackstone, Joe Crowdy, Richard Elliott, Jessica Harris, Paul O’Kane e Georgina Starr. Il giorno prima del finissage della mostra i direttori della galleria si sono però accorti di un particolare agghiacciante, il mattone di Gavin Turk era stato rubato.

Al posto dell’opera di Turk che è quotata attorno alle 3.000 sterline, un furbo ladruncolo aveva installato una sua opera e cioè un altro mattone del valore di 40 pence con su scritto “Grazie tante e buona giornata”. Il mattone di rimpiazzo è stato preso da una pila di altri 500 che era presente in un’altra sala della galleria, ovviamente i visitatori erano stati incoraggiati a portarsi via un mattone dalla pila, tale malaugurata idea ha sicuramente facilitato non poco il lavoro del ladro di turno il quale non ha dovuto far altro che prendere un mattone e metterlo al posto di un altro.

Apre The Museum of Everything, il museo dell’arte segreta

 Il circuito dell’arte contemporanea non è certo povero di artisti, anzi casomai potremmo senza ombra di dubbio affermare che ce ne sono già troppi, molti dei quali sono celebri e quotatissimi sui mercati internazionali . Per ognuno di essi esiste però una grande moltitudini di artisti sconosciuti, outsider che non hanno avuto la loro stessa fama e fortuna e che nella maggior parte dei casi potrebbero raccontare storie dense di tristezza ed emarginazione. Basti pensare ad Henry Darger, artista americano con problemi mentali che ha lasciato in eredità migliaia di opere ritrovate solo dopo la sua morte.

Anche l’Italia possiede i suoi artisti nascosti come Carlo Zinelli che dal 1962 al 1968 ha prodotto circa 2000 opere tra dipinti e sculture e che nel 1963 è stato l’unico italiano ad esporre sue opere nella mostra dal titolo Insania Pingens organizzata a Berna in Svizzera, dove attirò l’attenzione di storici dell’arte vicini a Jean Dubuffet, fondatore e scopritore dell’Art Brut. Questi illustri sconosciuti nella maggior parte dei casi hanno indirettamente influenzato le future generazioni artistiche e non a caso molti segni della loro ingenua e primitiva forza creativa sono ravvisabili in molte opere di acclamati artisti internazionali. Artisti segreti insomma, ma a volte anche i segreti vengono rivelati al pubblico e si mostrano nudi, in tutta la loro sconcertante potenza. In questi giorni a Londra è stato inaugurato il Museum Of Everything, un vero e proprio museo dedicato all’arte segreta e reietta.