Il Santuario di Gregory Crewdson alla Gagosian Gallery di Roma

Il 3 febbraio la Gagosian Gallery di Roma inaugura Sanctuary, la nuova serie fotografica di Gregory Crewdson. I quarantuno lavori fotografici, ambientati nei leggendari studi cinematografici di Cinecittà e postprodotti digitalmente solo in minima parte, segnano il ritorno dell’artista al bianco e nero dopo la serie Hover (1996-1997), e superano la costruzione surreale del dramma umano che aveva caratterizzato le sue serie precedenti.

L’immaginario di Crewdson trae origine dalle suggestioni che hanno caratterizzato le visioni surreali di grandi artisti americani, dalla pittura al cinema, da Albert Bierstadt a Stephen Spielberg. Nelle precedenti serie di Crewdson i tableaux vivants psicologicamente intensi fondevano osservazione empirica ed artificio come in fotogrammi di film mai esistiti. Le immagini erano il risultato di diverse settimane di preparazione, e rispecchiavano così anche i metodi della produzione cinematografica.

Gregory Crewdson porta Cinecittà a New York

Roma è ormai sulla giusta strada per diventare una protagonista del contemporaneo, ne danno prova i successi di pubblico del Macro con la nuova ala di Via Reggio Emilia e quelli della fiera d’arte alla Pelanda ed ancora il boom di presenze del novello Maxxi (non ultimo quello registrato nel corso dell’apertura gratuita per Giornate Europee del Patrimonio sabato 25 e domenica 26 Settembre 2010).

Questa volta è però un grande artista del contemporaneo ad utilizzare la Città Eterna come set ideale di un nuovo ciclo di opere. Stiamo parlando del grande Gregory Crewdson che in questi giorni (fino al 30 ottobre) è ospitato dalla prestigiosa Gagosian Gallery di New York ed a esser precisi, nella sede di Madison Avenue. In un denso bianco e nero che avvolge ogni immagine come una nube dove si materializzano presenze architettoniche desolate, l’artista propone la visione di una Roma fittizia, di una città deserta, animata dal sogno del cinema.

Le realtà manipolate della fotografia e del video

A Firenze dal 25 settembre al CCCS – Centro di Cultura Contemporanea Strozzina – Fondazione Palazzo Strozzi è in programma la mostra REALTÀ MANIPOLATE. Come le immagini ridefiniscono il mondo.

L’esposizione, nata da un progetto del CCCS, con la consulenza scientifica di Brett Rogers (direttore della Photographers’ Gallery di Londra), Luminita Sabau (direttrice della collezione di fotografia contemporanea DZ Bank, Germania), Martino Marangoni (direttore della Fondazione Marangoni di Firenze) e Franziska Nori (project director del CCCS), focalizzerà la propria attenzione sul significato del termine ‘realtà’ nelle ricerche artistiche contemporanee che sviluppano diverse possibilità visive di rappresentare il mondo nell’ambiguità tra reale e verosimile, concreto e apparente, presente e passato.