Alla Vip Art Fair nessun problema tecnico, tranne le vendite

Vediamo oggi come sono andati gli affari alla Vip Art Fair, l’ormai ben nota fiera d’arte contemporanea interamente sviluppata su piattaforma web. I problemi che hanno letteralmente affossato l’edizione dello scorso anno sono stati magistralmente risolti, nuovi server e nuove interfacce hanno garantito una velocità ottimale ed anche la chat ha funzionato.

Venendo al giro di vendite, la situazione si complica un pochino e forse il nocciolo della questione risiede all’interno delle parole del celebre dealer Ed Winkleman: “Si vendono soprattutto lavori bidimensionali e di piccole dimensioni come dipinti, stampe e fotografie. Ho venduto alcuni dipinti di Christopher K. Ho per 3.200 dollari l’uno, più che altro piccoli pezzi. Un collezionista ha manifestato interesse per una grande scultura che avevamo in mostra ma ha detto di volerla vedere dal vivo prima di acquistarla”.

La VIP art fair risolve i suoi probemi e i Big dell’arte le rinnovano la fiducia

Come già anticipato la VIP art fair, vale a dire la fiera internazionale d’arte contemporanea interamente ed esclusivamente online, ha già pronto il piano d’assalto per la prossima edizione che dovrebbe partire il 3 febbraio del 2012 e rimanere aperta sino all’8 dello stesso mese. Le grane tecniche che hanno di fatto impallato il sito della manifestazione facendo saltare i nervi a galleristi e collezionisti, saranno un ricordo del passato poiché i vertici della fiera hanno assoldato la specialista internet Lisa Kennedy.

La Kennedy non ha nessuna esperienza nel campo dell’arte ma ha già decretato il successo dell’online retailer Quidsi Inc., recentemente ceduto ad Amazon per mezzo miliardo di dollari. Inoltre Jane e James Cohan, dealers e promotori della manifestazione, hanno deciso di nominare un nuovo direttore che sarà reso noto al più presto. I problemi tecnici sembrerebbero quindi risolti e le più prestigiose gallerie del globo hanno deciso di accorrere in massa, rinnovando la fiducia ad un evento ancora sperimentale.

Bill Viola, Richard Serra e Urs Fischer a New York

 Se avete intenzione di visitare New York in questi giorni sappiate che la grande mela, oltre alla sua enorme ed abituale offerta di arte contemporanea, sarà teatro verso la fine di ottobre alcune grandi mostre assolutamente imperdibili. Ma andiamo per gradi e analizziamo attentamente ogni proposta. La James Cohan Gallery ospiterà dal 23 ottobre sino al 19 dicembre Bodies of Light un’interessante retrospettiva dell’acclamato video artista americano Bill Viola. Da più di 35 anni Viola è celebre per aver trasformato la video arte in una delle forme vitali dell’arte contemporanea.

In tutto questo tempo l’artista ha creato video, installazioni video e sonore, performances di musica elettronica ed opere per luoghi sacri. La sua creatività indaga sull’universalità di esperienze umane quali la nascita, la morte e la spiritualità. La mostra alla James Cohan Gallery presenta opere che si allargano su due decadi di lavoro ed includono l’installazione video-sonora Pneuma ed alcuni pezzi in flat screen dalla serie Transfigurations, nuovo progetto di Viola che ha avuto origine da Ocean Without a Shore, installata nella chiesa di San Gallo durante la Biennale di Venezia del 2007.

Musica ed Arti visive alla James Cohan Gallery

Interessante evento lanciato dalla James Cohan Gallery di New York per il prossimo 18 giugno. La mostra collettiva dal titolo White Noise si ripropone di indagare le connessioni tra opere di arte visiva e musicale di artisti e performer di generazioni differenti.

La musica è stata un’importante influenza nell’arte visiva. Con l’avvento del gruppo artistico Fluxus, nomi come John Cage e Nam June Paik hanno inserito nuove sperimentazioni sonore nell’arte. Influenze addizionali come il Rock ed il Punk hanno contribuito a creare un movimento rivoluzionario che ha letteralmente abbattuto le barriere tra le diverse espressioni artistiche.
A trainare l’evento saranno presenti famose opere come Box with the Sound of Its Own Making (1961) di Robert Morris che consiste in un cubo di legno contenente uno speaker che restituisce il suono proveniente da una cassetta sui cui sono incisi i rumori prodotti dalla costruzione stessa del cubo per un totale di 3 ore e mezzo di registrazione.

La Spagna premia Bill Viola

La James Cohan Gallery ha recentemente annunciato che l’artista americano Bill Viola è stato insignito del Catalonia International Prize conosciuto come XXI Premio Internacional Catalunya 2009 ed assegnato dal governo spagnolo.

Il premio annuale è stato istituito nel 1989 e viene regolarmente consegnato ad artisti che tramite il loro lavoro creativo hanno contribuito in maniera evidente allo sviluppo scientifico e culturale dell’umanità.

I vincitori del premio sono solitamente innovatori in vari campi come l’arte, la scienza, la religione, la politica e l’economia. Tra i numerosi personaggi importanti che hanno vinto il premio nel corso degli anni figurano i nomi di  Karl Popper, Mstislav Rostropòvitx, Jacques Delors, Harold Bloom, Vaclav Havel, Claude Levi Strauss, Amos Oz e tantissimi altri.

Nam June Paik alla James Cohan Gallery di New York

La James Cohan Gallery presenterà il 30 maggio 2009 a New York una mostra con importanti opere del pioniere della video arte Nam June Paik. L’evento permetterà al pubblico di ammirare un cospicuo numero di opere che partono dal 1972 sino al 1994 comprendendo le video sculture e le robot sculptures dell’artista sud coreano.

Universalmente riconosciuto come il padre della video arte, Nam June Paik asserì nel 1965 che il tubo catodico televisivo avrebbe in qualche modo rimpiazzato la tela. Membro di spicco del movimento Fluxus tra i ’60 ed i ’70, Paik ha lavorato fianco a fianco con artisti del calibro di John Cage, Joseph Beuys e Charlotte Moorman