
La guerra fra il nostro beniamino della street art Banksy contro il re King Robbo non conosce tregua. Come ben ricorderete tutto cominciò alla vigilia dello scorso Natale, quando Banksy decise di mettere in atto un vero e proprio bombing contro uno storico murale di King Robbo, creato circa 25 anni prima. In quell’occasione il nostro beniamino aggiunse uno stencil raffigurante un uomo nell’atto di cancellare il graffiti di Robbo. Il re si vide quindi costretto ad uscire dal suo pensionamento (che durava ormai da molti anni) per ri-manipolare l’opera e farla quindi sembrare un tributo di Banksy al grande e vecchio maestro.
Giungiamo quindi a fatti più recenti: non molto tempo fa Banksy si è preso un’ulteriore rivincita, anteponendo le lettere FUC ad un tag recante la firma King Robbo, trasformandolo in una chiara offesa al padre della street art britannica. In seguito Robbo è caduto sbattendo la testa mentre si trovava all’interno della sua abitazione, finendo così in coma farmacologico. Il team Robbo, formato da suoi giovani seguaci ha proposto quindi una tregua a Banksy, chiedendogli di mettere a disposizione una sua opera per un’asta di beneficenza a favore dello sfortunato re. Banksy non ha risposto all’appello e questo fatto, unito alle sue precedenti azioni di bombing, ha mandato il Team Robbo su tutte le furie.

Banksy, il più famoso street artist del Regno Unito è ormai abituato a musei, gallerie ed altri templi dell’arte contemporanea ma una delle sue ultime opere ha sicuramente riacceso il suo spirito street, dando alla sua carriera un’inaspettata sterzata all’indietro nel tempo, quando (come tutti gli street artists) si battagliava con altri artisti locali a colpi di spray nelle più agguerrite Street Fight. Il nostro eroe di Bristol è stato infatti accusato di aver mancato di rispetto a King Robbo, leggenda della street art londinese.