Globartmag Letteratura: 50 sfumature di spazzatura

«Perché non ti piace essere toccato?» domando, guardando i suoi occhi dolci grigi. «Perché dentro ho cinquanta sfumature di tenebra, Anastasia». Questo scambio di battute che sembra uscito da un film di James Bond appartiene al caso letterario dell’anno: un libro Harmony con venature porno per casalinghe annoiate. Eppure questa è la letteratura che piace in Italia, anzi nel mondo.  L’autrice, E. L. James (pseudonimo di Erika Leonard, ovviamente se la ride, forte di una trilogia interminabile. Ma come faranno questi pseudo-scrittori a tirar avanti una storia trita e ritrita e per giunta scritta con i piedi? Vediamo cosa ne pensa la rete…

La licenza Creative Commons e l’arte contemporanea

L’opera d’arte appartiene all’artista che l’ha creata, egli detiene i diritti ed ha il potere assoluto di decidere sulle sue sorti. Questa semplice affermazione che in passato era un vero e proprio dogma potrebbe non essere più tale per il prossimo futuro. Stiamo ovviamente parlando della rivoluzione Creative Commons, una tempesta che ha invaso tutte le arti dalla  Fotografia alle immagini in genere passando per le  illustrazioni, i video, l’editoria e la musica.

Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d’autore per creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”. Il detentore dei diritti puo’ non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell’opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (Non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, puo’ imporre l’obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell’opera originaria (Condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da “Share-Alike”).

Addio a Sebastian Horsley, il dandy crocifisso

L’ultimo dandy, sregolato e provocatorio, ha lasciato questo mondo all’età di 47 anni. Si tratta di Sebastian Horsley, artista visivo, scrittore e poeta inglese che nel 2007 aveva assistito ad una sua ampia retrospettiva alla Spectrum Gallery di Londra. La vita di Horsley è stata un azzardo continuo, giocato fra i problemi famigliari dell’infanzia e gli eccessi di droga, prostitute ed alcol dell’età adulta. La sua esistenza è stata però contraddistinta soprattutto da una forte carica creativa, in molti l’hanno definito un artista mediocre ma Horsley era senza dubbio uno scrittore formidabile.

La sua autobiografia Dandy in the Underworld (2007) fu un vero e proprio successo di pubblico e critica. Nel 2008 all’artista fu negato l’accesso agli Stati Uniti per questioni morali derivanti dall’estrema crudezza della sua letteratura. Il libro ottenne però un tale successo da tramutarsi in adattamento per il teatro, un monologo messo in scena al Soho Theatre e diretto da Tim Fountain. Nel 2000 Horsley balzò agli onori delle cronache per una sua performance estrema tenutasi nelle Filippine.