“In Birmania, abbiamo visitato Bagan e il suo vasto altopiano con centinaia di pagode e templi. L’arida bellezza del posto e il caldo dell’estate ci avevano tolto il fiato. Mentre andavamo da un tempio all’altro, i bambini ci salutavano urlando “Present Present” . La parola risuonava come richiesta di un piccolo dono e come il travolgente annuncio che eravamo lì, insieme, a condividere quel singolare momento – the Present.”
Il duplice significato di Present diviene per Barbara Bloom spunto di riflessione per questa mostra, seconda personale dell’artista americana in galleria (in visione dal 24 marzo al 15 maggio 2011). Da sempre interessata ad approfondire ed indagare il significato e il valore degli oggetti sia a livello individuale che collettivo, l’artista si confronta in particolare con il concetto di dono ponendoci degli interrogativi: Possiamo concepire il ruolo di un oggetto come intermediario, messaggero, ambasciatore tra due esseri umani? Potremmo far slittare il nostro focus dall’oggetto al suo passaggio dal donatore al destinatario? Potremmo definire la confezione del regalo, la sua protezione, la sua immagine al mondo? Può essere la confezione stessa il regalo: può la scatola essere l’opera d’arte? Dovremmo tenere a mente che “gift” in tedesco significa “veleno”?