Inaugura la Galleria Doppelgaenger di Bari con una mostra di Giovanni Ozzola

Inaugura in Puglia, a Bari, la galleria d’arte contemporanea Doppelgaenger, che ha sede all’interno di Palazzo Verrone, uno dei più interessanti complessi edilizi del centro storico della città, risalente all’XI secolo. Tre livelli di spazio espositivo che verranno allestiti a partire da giungo con mostre di artisti nazionali ed internazionali. Una galleria ed una residenza artistica interamente destinate alle nuove sperimentazioni, all’estetica delle forme e dello spazio.La Galleria verrà inaugurata lunedì 4 giugno 2012, anteprima per la stampa domenica 3 giugno, con la mostra personale dal titolo Castaway Depot e dal sottotitolo 41° 7’ 31’’ N 16° 52’ 0’’ E – In a sentimental mood di Giovanni Ozzola, giovane artista fiorentino, appena trentenne ma con alle spalle un curriculum fitto di premi ed esibizioni, in Italia e nel Mondo, da Amsterdam a Tokyo, da Londra a Pechino. 

Bari e l’eterno-materno abbraccio del mare accolgono Giovanni Ozzola con i quali sembra aver stretto un profondo legame. Le sue creazioni hanno sempre saputo raccontare magistralmente la luce, il tempo e l’orizzonte, temi che vengono costantemente trattati secondo un’estetica ricca di simbologie e misticismo.

Nathalie Djurberg fra sacro e profano

Fede, spiritualità e superstizione. Tutto questo fa parte del dirompente universo della giovane artista svedese Nathalie Djurberg. L’artista è stata fra i protagonisti assoluti della Biennale di Venezia del 2009 dove non ha mancato di stupire il pubblico con il suo mondo pieno di strani personaggi che di fatto superano le canoniche definizioni ed i tranquilli meccanismi dell’arte contemporanea. Il leone d’argento come giovane promessa è stato dunque più che meritato.

Tra video ed installazioni, le figure create da Nathalie Djurberg sembrano buffe e naif ma nascondono una potente carica erotica ed una valenza estetica decisamente violenta. I suoi personaggi preferiti sono infatti donne o giovani ragazze, impegnate in varie pratiche assai fuori dalle righe. Anche la natura è spesso uno dei soggetti ricorrenti nelle sue installazioni, come le gigantesche e variopinte formazioni floreali presentate a Venezia.

Elena Arzuffi alla galleria Muratcentoventidue di Bari

Il prossimo 8 gennaio La Galleria Muratcentoventidue di Bari prosegue il suo programma espositivo con Evaporazione di segni mostra personale di Elena Arzuffi, a cura di Antonella Marino. L’artista , conosciuta e apprezzata dagli addetti ai lavori, presenta un’ambientazione, una serie di foto e alcuni video. Di lei così scrive la curatrice: Fragilità, intimità, densità, fluidità, impotenza, quotidianità, esilio, silenzio, semplificazione, evaporazione…Il piccolo decalogo può forse aiutarci ad entrare, suggerendo un’ atmosfera, nel delicato universo poetico di Elena Arzuffi. Un universo denso appunto, insieme sottilissimo e complesso, che si dà per tracce, indizi, domande aperte rivolte allo spettatore.

E che miscela con abilità disegno, fotografia e video-animazioni in cui un raffinato tratto grafico si fonde a prelievi dal reale. Questo spessore sfaccettato è evidente nella duplice installazione alla galleria Muratcentoventidue. Qui l’artista di origine bergamasca ( vive a Milano) rilegge alcuni suoi lavori recenti conferendo loro nuova significazione. Così nella prima sala siamo accolti da un rimando di immagini stranianti: nitide foto di una bimba che cerca di imparare a volare su una sedia, insieme a banali oggetti casalinghi… Paragrafi di una quotidianità sospesa, così come le sincopate sequenze che scorrono con levità su un monitor.