La galleria Monitor inaugura il 2 aprile il nuovo progetto di Rä di Martino, alla sua seconda personale nella sede di Palazzo Sforza Cesarini. Una serie di nuovi lavori fotografici e due installazioni inedite restituiscono lo sguardo dell’artista sui set cinematografici abbandonati di varie località in Tunisia e Marocco: gli insediamenti di Tatooine in Guerre Stellari, un’improbabile stazione di servizio americana e infine un arco Tibetano divengono moderne rovine che si ergono straniate in mezzo alle dune del deserto.
Gli interrogativi sui quali l’artista pone l’attenzione-esponendo per la prima volta in Italia un progetto non legato al mezzo video- stanno alla base dell’industria legata all’immagine filmica: cosa succede al cinema dopo il cinema e che tipo di relazione si instaura tra ciò che l’industria cinematografica produce e l’essere umano che ne assimila e vive il prodotto.
Rä di Martino esplora l’idea del paesaggio come controfigura, ponendo l’accento sul potere persuasivo delle immagini. Come giustamente titola Paola Nicolin in un articolo dedicato all’artista (Abitare marzo-aprile 2011), ogni film ci avvolge nell’incertezza.