“La morte non è nel non poter più comunicare, ma nel non poter più essere compresi” – Pier Paolo Pasolini
Dal testo di Fabrizio Pizzuto: So che è desueto, ma prima della comunicazione vera e propria dell’evento SIC et Simpliciter (Saccheggi Interni Controllati) mi preme soffermarmi un istante soltanto sulla frase in corsivo. Ripensando a quanto ci eravamo appena detti in un preciso giorno con Antonello Bulgini, per poter dar vita all’iniziativa SIC, ricordo che tornai a casa e rammentai questa frase di Pasolini. Andai a cercarla per scriverla uguale nella presentazione del progetto. Rileggendola noi due da soli il pomeriggio poche ore prima dell’inaugurazione del primo evento SIC, che ci crediate o no, provai, sebbene estate, la sensazione del vento che ti attraversa.
Ne parlammo, avevamo provato lo stesso brivido, la frase era diventata viva, forte, sorpassava noi, l’evento, l’intera storia dell’arte, era e rappresentava bene il bisogno di dire. Oggi mi preme sottolineare che ogni iniziativa, sopratutto questa, non è soltanto comunicare, ma fondamentalmente chiedere ascolto, chiedere, tra le righe, la diffusione di un pensiero. SIC pone l’attenzione sull’esigenza di sinergie, il desiderio di scambio e confronto che necessita di molte vie e di un diverso modo di operare.