La parola d’ordine è: “apertura”

 A Milano e a Genova si chiama Start, a Roma l’opening collettivo delle gallerie dedicato all’arte contemporanea si chiama Art2Nights. Quindi venerdì 8 e sabato 9 ottobre, grazie all’organizzazione dell’associazione Untitled Association si è verificata un’immersione totale all’interno del vasto mare delle offerte artistiche capitoline, un tuffo a cui hanno partecipato migliaia di persone.

Un successo annunciato che conferma (se ne sentivate il bisogno) l’attuale sequela di missioni portate a termine dalla capitale a partire dall’opening del Maxxi e via dicendo. Insomma, Roma capitale dell’arte contemporanea? non esageriamo, andiamoci con i piedi di piombo ma è innegabile che qualcosa si sta muovendo per il verso giusto, non lo dicono solo i numeri ma anche l’incredibile presenza di pubblico ‘cciovane che ha presenziato sia alla kermesse dello scorso week end, sia all’appuntamento Macro Video Drink, sia al party finale di Art2Nights sabato sera all’interno di un Maxxi trasformato in un’insperata quanto accattivante disco-lounge. Si respira aria newyorchese ma c’è ancora molto da fare, bisogna prima scrollarsi di dosso provincialismo e pretestuosità e bisogna armarsi di sano coraggio, offrendo al pubblico qualcosa di fresco e non stiamo parlando solo di birre.

Le pagelle di Start Milano – Parte 2

Ed eccoci alla seconda puntata del racconto di come ho affrontato con coraggio la tredicesima fatica di Ercole: visitare e dare un voto a tutte le esposizioni organizzate per l’apertura della stagione dalle gallerie dell’associazione Start. Già nella prima puntata feci ammenda, i giudizi, seppur tranchant, sono assolutamente personali ed opinabili, ma la vostro posto mi fiderei.

Artopia – Rebecca Agnes | Luoghi che non esistono più – VOTO 6

“I luoghi che non esistono più” a cui si riferisce il titolo della mostra sono quelli in cui la trentaduenne Rebecca ha vissuto qualche anno fa, prima di scappare dall’Italia. Un lavoro sulla memoria personale e collettiva che l’artista rappresenta con modellini architettonici minimali non aderenti alla realtà, ma ai ricordi. A questi aggiunge una serie di testimonianze di altre persone che malinconicamente evocano quei luoghi oggi diventati qualcos’altro. Luoghi e memorie, una tematica che molti artisti hanno affrontato, in questo caso direi che non aggiunge molto di nuovo. La mostra risulta interessante giusto per quello spirito un po’ voyeuristico che si può provare verso la propria città e le vite che la animano, spunti molto più interessanti si trovano nel portfolio dei lavori dell’artista.

Galleria Nina Lumer – KIRIL ASS + ANNA RATAFIEVA | Campagna – VOTO 8

“Oggetti, distanze e prospettive si organizzano nello spazio come i suoni, le parole e gli accenti in una poesia.” così descrivono il loro lavoro i due artisti. Trovo che non si possano scegliere parole migliori per descrivere l’opera site-specific che hanno allestito nello spazio superiore della galleria: per un attimo ci si dimentica di essere nella grigia Milano e si viene catapultati in una bucolica campagna senza tempo ne nazionalità in cui lo spettatore può costruire il proprio personale racconto inseguendo gli indizi, posizionati nella stanza come briciole di Pollicino. Nel sotterraneo invece una sorprendente installazione dentro un grosso light box evoca pace interiore ed un ritorno alla natura.

Il Museo dei Musei


In occasione di START, Lambretto Art Project presenta IL MUSEO DEI MUSEI, una mostra per celebrare i venti anni di Museo Teo, museo senza sede e senza opere, associazione no­profit per la diffusione dell’arte contemporanea al di fuori degli spazi istituzionali.

Museo Teo opera dal 1990 in modo collettivo al fine di favorire la diffusione dell’arte contemporanea in una dimensione democratica e quotidiana e per sviluppare una riflessione sullo stato dell’arte e del mondo presente; per stimolare una rete di relazioni creative e la produzione di socialità e di senso. La mostra vuole ribadire i caratteri dell’intervento di Museo Teo nella realtà sociale e nel mondo dell’arte contemporanea.