Maria Pecchioli da Viafarini a Milano

Durante la residenza in Viafarini Maria Pecchioli progetta e realizza Plotting the urban body, rilettura della città di Milano a partire dai princìpi della medicina tradizionale cinese, individuando i canali energetici del corpo urbano e i relativi punti (acupoints) di accesso a tali canali. Il progetto, in progress, si articola su più formati: analisi del territorio, elaborazione grafica, performance e incontri fanno tutti parte della restituzione della ricerca.  Dopo un primo momento di scambio, venerdì 1 giugno la residenza si trasforma temporaneamente in un laboratorio aperto su arte, filosofia e medicina tradizionale cinese. Sono invitati artisti che hanno realizzato progetti con la comunità cinese sia in territorio italiano che in Cina e parallelamente sono coinvolti operatori attivi sul territorio.

Venerdì 1 giugno dalle 17.00 alle 19.00: Davide Garlati e Giuseppina Nocciola (scuola Associazione Italiana Filosofie Orientali e Discipline Bio Naturali) praticano trattamenti individuali di Tuina (massaggio tradizionale cinese), su prenotazione entro il 30 maggio a offerta libera. Posti limitati. Prenotazioni tel. 329 3676424 o

ADELITA HUSNI-BEY – La Montagna Verde

Il 14 settembre Viafarini – DOCVA di Milano inaugura la mostra La Montagna Verde di Adelita Husni-Bey. Il lavoro di Adelita Husni-Bey riguarda la relazione tra dimensione individuale e collettiva, tra sentimento di singolarità e sentire condiviso in rapporto ai luoghi e alla storia.

Ad ispirare questa sua nuova mostra è un luogo che l’artista conosce da sempre, il Jebel Al Akhdar, o Montagna Verde: un luogo in cui, più che altrove, la dimensione spaziale si stratifica e si carica di connotazioni diverse: autobiografiche, perché il Jebel è stato scenario di momenti familiari per le generazioni di persone cresciute in Libia; e storiche, perché l’altopiano è stato teatro di guerriglia e di resistenza in diversi, cruciali momenti: è lì che la storia del paese si è fatta e ancora oggi si fa.

William Cobbing – Man in the Planet

Viafarini DOCVA di Milano inaugura il15 settembre la prima personale dell’artista William Cobbing in uno spazio pubblico in Italia. Man in the Planet, include una serie di sculture, installazioni, fotografie e video che riconfigurano lo spazio di Viafarini DOCVA.

Il lavoro prende forma a partire dalla peculiare architettura di derivazione industriale dell’edificio, già fabbrica per la produzione dei convogli tramviari. Incuriosito dalla precedente destinazione del luogo, Cobbing ha interpretato lo spazio pensandolo affine al moribondo paesaggio industriale del surreale film di David Lynch Eraserhead, in cui uno dei personaggi è per l’appunto ‘L’uomo del pianeta’.

Fikret Atay alla Fabbrica del Vapore di Milano

Viafarini DOCVA di Milano inaugura il 3 giugno la mostra personale dell’artista turco Fikret Atay. I video di Atay sono veri e propri frammenti poetici, distillati di senso e di quotidianità: low tech e ridotti all’essenziale, ma capaci di sintetizzare un mondo che più remoto non potrebbe essere. È il mondo di Batman, paese natale dell’artista, nel sud-est dell’Anatolia, in Turchia, vicino al confine con l’Iraq.

Atay parte dalla realtà tradizionale curda, dalla situazione locale della zona in cui vive e lavora; la racconta con un linguaggio semplice, rinunciando a ogni effetto speciale; ne coglie i punti di intersezione rispetto alle trasformazioni in atto nel paese intero e oltre, nel mondo globalizzato. Le sue opere hanno però un carattere fortemente metaforico; partendo da situazioni estremamente circoscritte, finiscono per raccontare questioni e problemi condivisi a livello planetario.

Opera 2009. Artisti degli Atelier Bevilacqua La Masa

Si rinnova ad ampio raggio l’attenzione della Fondazione Bevilacqua La Masa per i giovani artisti, che quest’anno sceglie Milano per portare in mostra il lavoro degli assegnatari dei dodici atelier della Fondazione, selezionati attraverso bando annuale di concorso tra le oltre cinquanta domande presentate nel 2008.

La mostra Opera testimonia i risultati degli artisti che sono stati selezionati per lavorare un anno (2009) nei dodici atelier della Fondazione. Gli spazi si trovano a Palazzo Carminati a San Stae, dopo il restauro terminato nel 2008, e presso il Complesso dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca (attivi dal 2006). Questo è il terzo anno che agli artisti assegnatari degli atelier è data la possibilità di una mostra finale.

Accanto alla mostra storica della Collettiva per Giovani Artisti, nata in parallelo alle esposizioni della Biennale e arrivata quest’anno alla sua 93.ma edizione, OPERA 2009 testimonia il credo della Fondazione nell’importante missione di supporto della ricerca artistica giovanile, con cui da oltre cent’anni, a partire dalla sua istituzione, assegna atelier ai più meritevoli. Nel numero designato nello statuto che ha visto nascere la Fondazione, i dodici spazi d’artista messi in bando annualmente trovano sede nel suggestivo chiostro dei Santi Cosma e Damiano sull’isola della Giudecca e nella cornice di Palazzo Carminati a San Stae, il cui restauro, ultimato due anni fa, ha inoltre reso possibile la realizzazione di due foresterie con cui si è avviato immediatamente un programma di ospitalità internazionale.